È sufficiente avere uno zio musicista per essere nominato presidente del conservatorio di Palermo? Per il Pd evidentemente non basta. Perché la recente nomina del «medico geriatra Mario Barbagallo, nipote del musicista Alfredo Sangiorgi, avvenuta il 4 giugno scorso», per le deputate del partito democratico Debora Serracchiani e Flavia Piccoli Nardelli «lascia molti sospetti» e così hanno presentato un’interrogazione urgente al ministro Marco Bussetti per sapere «se non reputi tale nomina viziata e lesiva dei principi e dei requisiti richiesti».
Requisiti che sono molto stringenti, come si legge nell’interrogazione: «Comprovata esperienza maturata nell’ambito di organi di gestione di istituzioni culturali, ovvero, di riconosciuta competenza nell’ambito artistico e culturale». «Ora, – chiedono le parlamentari dem – il Barbagallo e’ provvisto di tali requisiti? Dall’esame del suo curriculum – aggiungono Serracchiani e Piccoli Nardelli si leggono i titoli familiari (la nonna Maria Sangiorgi era musicista e uno dei proprietari del teatro Sangiorgi di Catania, ora Ente Teatro Massimo Bellini, il prozio del Prof. Mario Barbagallo, era il famoso musicista e compositore Alfredo Sangiorgi, che ha insegnato in diversi conservatori italiani) e non le comprovate esperienze e le riconosciute competenze nel settore specifico».
Al ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, le due parlamentari dem chiedono inoltre «quali iniziative intenda assumere affinché vengano salvaguardati «principi di adeguatezza e di corrispondenza, e garantita la nomina di un Presidente di comprovata esperienza maturata nell’ambito di organi di gestione di istituzioni culturali, ovvero, di riconosciuta competenza nell’ambito artistico e culturale».
(Fonte: Ansa)
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