Lo dice il presidente di palermo, nunzio reina. Che invita l'amministrazione comunale a non infierire su un settore in crisi
Confartigianato: “No alla chiusura di cinque giorni per i commercianti multati per i gazebi abusivi”
LO DICE IL PRESIDENTE DI PALERMO, NUNZIO REINA. CHE INVITA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE A NON INFIERIRE SU UN SETTORE IN CRISI
E’ finita la lunga luna di miele tra l’Amministrazione comunale di Palermo e la Confartigianato. Fino a quando il Comune le dava in testa ai commercianti abusivi, la cosa andava bene. Ora che la Giunta di Leoluca Orlando, sempre a caccia di soldi, visto che le ‘casse’ comunali sono sempre più vuote, sta massacrando i titolari dei gazebi abusivi non gli pace più.
In effetti, anche alla luce della crisi, l’Amministrazione comunale potrebbe anche fare a meno di penalizzare le imprese. Ci rendiamo conto che Sindaco e assessori comunali sono disperati, visto che la truffa metropolitana, ammesso che riesca, vedrà la luce tra almeno un anno (la ‘famigerata’ città metropolitana con la quale il Comune di Palermo dovrebbe ‘svuotare’ le ‘casse’ dei piccoli Comuni vicini per riempire le proprie). Ma torchiare i commercianti, anche con la chiusura per cinque giorni degli esercizi commerciali ci sembra una follia.
“La chiusura dei cinque giorni che partirà da lunedì per le sessanta attività commerciali multate è un’assurdità – dice Nunzio Reina, presidente di Confartigianato Palermo -. A Palermo si è ancora in attesa di un nuovo regolamento per i gazebo, ma nel frattempo, diventano esecutivi i provvedimenti relativa alla vecchia normativa, che aveva già penalizzato tante piccole imprese”.
“Adesso dovrebbe essere bloccato tutto – aggiunge Reina -. Queste attività come potranno mai riaprire con le perdite che provocheranno questi cinque giorni di chiusura? Bisogna trovare soluzioni alternative per non mettere i commercianti con le spalle al muro”.
“Tra l’altro – sottolinea il presidente di Confartigianato – sarebbe già stata sufficiente la sanzione, ma la chiusura è davvero superflua in un momento di stasi come questo, in cui non esistono, concretamente, nuove norme che regolamentano il posizionamento dei gazebo o dehors e l’utilizzo del suolo pubblico. Aggiungo anche che martedì scorso, durante l’incontro tra Confartigianato, Confcommercio, Confindustria, Cidec e Confesercenti, abbiamo ricevuto la solidarietà dei capigruppo in consiglio comunale, speriamo quindi anche in una loro iniziativa. Non vorremmo che l’intervento venisse adottato quando il danno è fatto”.