Avrebbe sventrato un gatto perché convinto che dentro ci fosse nascosta una cimice. E poi anche distrutto l’arredamento dell’abitazione in via Anastasio, nel quartiere Cappuccini di Catania e minacciato di accoltellare i familiari che si trovavano in casa con lui. L’episodio è avvenuto ieri sera intorno alle 22.30 e il protagonista è Concetto Trippa. Il 33enne ad aprile si era barricato all’interno dell’appartamento in viale San Teodoro nel quartiere Librino del capoluogo etneo e dal balcone aveva esploso diversi colpi di arma da fuoco puntando l’arma in direzione della strada, senza colpire nessuno. In quella occasione, solo dopo diverse ore e il lavoro di un mediatore della polizia, l’uomo si era arreso ed era stato arrestato. Il 2 giugno, Trippa ha lasciato il carcere per gli arresti domiciliari.
Una decisione quella della modifica della misura che era stata presa dal giudice per le indagini preliminari, nonostante il parere contrario del pubblico ministero, convinto che «non sussiste un’esposizione al pericolo per la collettività di tale consistenza da non risultare compensabile con il recupero del soggetto tossicodipendente». In effetti, in passato, Trippa è già stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e ha anche numerosi precedenti per maltrattamenti in famiglia. In questo ultimo episodio sono stati i poliziotti, intervenuti nell’abitazione dopo diverse segnalazioni ricevute per le grida che provenivano dall’appartamento e minacciati anche loro di morte, a immobilizzarlo utilizzando il taser.
Quando sono arrivati sul posto, gli agenti hanno trovato Trippa in evidente stato di agitazione davanti casa sporco di sangue e con un coltello in mano. Arma con cui l’uomo ha ferito alle mani quattro dei poliziotti intervenuti che, dal Pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi, hanno avuto una prognosi di cinque giorni. Sono stati gli stessi familiari del 33enne a raccontare che in una delle crisi dovute all’accesso di assunzione di sostanze stupefacenti, l’uomo si sarebbe scagliato verso il gatto uccidendolo con crudeltà e sviscerandolo delle interiora. Dopo le cure mediche, Trippa è stato arrestato con l’accusa di uccisione di animale, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Su disposizione del pubblico ministero, l’uomo è stato portato nel carcere di piazza Lanza a Catania in attesa del giudizio direttissimo.
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