Comune, debiti per 200 milioni di euro Chiesto accesso a fondo, ma non basterà

Salvare le casse del Comune attraverso una domanda di accesso al fondo del decreto legge numero 35 del 2013. E’ questa la carta che si sta giocando l’amministrazione di Catania e che è stata presentata questa mattina dall’assessore al Bilancio Giuseppe Girlando

Grave la situazione economica non recuperabile solo attraverso le entrate correnti. Nonostante la precedente amministrazione abbia preparato una procedura di pre-dissesto e un piano di risanamento contabile che impegnerà per i prossimi dieci anni, infatti, «occorrono risorse aggiuntive per saldare i debiti già scaduti il 31 dicembre 2012», spiega Girlando.

A tal fine dunque è stato chiesto alla cassa depositi e prestiti l’accesso al fondo messo a disposizione con il decreto legge numero 35, la cui scadenza, su pressione dell’Anci – Associazione nazionale comuni italiani – è stata prorogata dalla fine di aprile al tre giugno.

E visto che per potere avere accesso a questo tesoretto, i debiti dovevano essere prima ratificati in consiglio comunale, nei giorni scorsi, è partita la corsa all’approvazione del provvedimento. «Grazie alla responsabilità personale di tutti i consiglieri, opposizione compresa – afferma Girlando – abbiamo approvato 104 delibere facendo lavorare la macchina amministrativa come non mai».

La richiesta è di quasi 200 milioni di euro, di cui circa 80 milioni per debiti fuori bilancio. Di questi, inoltre, circa 30 sono legati alle società partecipate. «Sono soldi importanti, perché con queste somme estingueremo i debiti, immetteremo liquidità nel tessuto catanese, dato che buona parte dei creditori sono privati e aiuteremo le partecipate a ristabilire l’equilibrio nei conti», sostiene.

A fronte di tale richiesta, l’amministrazione comunale si impegna a un piano di ammortamento trentennale che richiede un «importante abbattimento dei costi della macchina amministrativa, ma anche una riduzione degli interessi passivi che passano da un range tra il quattro e l’otto per cento al 2,27 per cento».

Non tutti però arriveranno. Non si conoscono ancora le percentuali di sovvenzione decise dalla cassa depositi e prestiti in merito e di solito non corrispondono mai al totale richiesto. «Fino all’anno scorso hanno garantito il 62 per cento su tutte le richieste, ma non sappiamo se verrà confermato», spiega Girlando. Questo significa che serviranno altri soldi per poter saldare i debiti, soprattutto quelli fuori bilancio che costituiscono una vera zavorra per il Comune. «Siamo già pronti per chiedere un ulteriore finanziamento – aggiunge Girlando – ma dobbiamo aspettare che venga approvato il decreto legge numero 66 in discussione in Parlamento. Intanto speriamo in una prima boccata di ossigeno», conclude.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Salvare le casse comunali attraverso una richiesta di accesso ai fondi messi a disposizione dal decreto legge numero 35. E' questa la strada battuta dall'amministrazione e presentata questa mattina. «Nonostante il pre dissesto e il piano di risanamento previsto, servono risorse aggiuntive per saldare i debiti scaduti nel 2012», spiega l'assessore al bilancio Giuseppe Girlando. L'azione congiunta di maggioranza e opposizione e la proposta fatta però, non bastano. «E' già tutto pronto per chiedere di accedere al prossimo finanziamento statale», aggiunge Girlando

Salvare le casse comunali attraverso una richiesta di accesso ai fondi messi a disposizione dal decreto legge numero 35. E' questa la strada battuta dall'amministrazione e presentata questa mattina. «Nonostante il pre dissesto e il piano di risanamento previsto, servono risorse aggiuntive per saldare i debiti scaduti nel 2012», spiega l'assessore al bilancio Giuseppe Girlando. L'azione congiunta di maggioranza e opposizione e la proposta fatta però, non bastano. «E' già tutto pronto per chiedere di accedere al prossimo finanziamento statale», aggiunge Girlando

Salvare le casse comunali attraverso una richiesta di accesso ai fondi messi a disposizione dal decreto legge numero 35. E' questa la strada battuta dall'amministrazione e presentata questa mattina. «Nonostante il pre dissesto e il piano di risanamento previsto, servono risorse aggiuntive per saldare i debiti scaduti nel 2012», spiega l'assessore al bilancio Giuseppe Girlando. L'azione congiunta di maggioranza e opposizione e la proposta fatta però, non bastano. «E' già tutto pronto per chiedere di accedere al prossimo finanziamento statale», aggiunge Girlando

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]