Le urne resteranno aperte fino alle 23 di questa sera per l'elezione dei sindaci e dei consiglieri comunali nel capoluogo etneo e negli altri Comuni della provincia. Hanno già superato il 20 per cento Aci Sant'Antonio, Acireale, Camporotondo Etneo e Valverde
Comunali, alle 12 nel Catanese affluenza al 16,77% A Camporotondo 24,95%. Adrano ferma al 12,8%
I primi dati relativi alle elezioni amministrative 2018 sono quelli forniti con il report dell’affluenza alle ore 12. Trascorsi diversi minuti dalla diramazione dei dati ufficiali, forniti dalla Regione siciliana, ha votato il 16,77 per cento degli aventi diritto nei Comuni dell’area della città metropolitana di Catania che sono chiamati a eleggere il sindaco e il consiglio comunale. A Catania città si è segnato il 15,33 per cento, dato in rialzo rispetto a cinque anni fa, quando alla stessa ora si era recato ai seggi il 12 per cento. Superano il 20 per cento Aci Sant’Antonio, Acireale, Camporotondo Etneo e Valverde. Affluenza più bassa ad Adrano (12,8).
In particola, ad Aci Sant’Antonio ha votato il 21,36 per cento; ad Acireale il 21,27 per cento; ad Adrano il 12,8 per cento; a Belpasso il 16,51 per cento; a Biancavilla il 15,49 per cento; a Camporotondo Etneo il 24,95 per cento; a Castel di Iudica il 18,81 per cento; a Catania il 15,33 per cento; a Gravina di Catania il 20,81 per cento; a Maletto il 12,99 per cento.
Poi ancora a Mascalucia alle urne si è già recato il 18,95 per cento degli aventi diritto al voto; a Mineo il il 12,05 per cento; a Piedimonte Etneo il 17,39 per cento; a Randazzo il 14,64 per cento; a Riposto il 20,04 per cento; a San Cono il 12,95 per cento; a San Gregorio di Catania il 19,86 per cento; a San Pietro Clarenza il 20,66 per cento; a Santa Venerina il 20,95 per cento; a Sant’Alfio il 19,04 per cento; a Valverde il 21,68 per cento e a Viagrande il 19,06 per cento.
In tutti i Comuni al voto – fatta eccezione per Acireale – c’è un netto aumento dell’affluenza rispetto alle precedenti elezioni amministrative del 2013. C’è da considerare, però, che in quella tornata elettorale di cinque anni fa le urne rimanevano aperte per due giorni.