Il Siap denuncia le condizioni in cui operano i poliziotti all'interno della struttura - già parzialmente interdetta nel 2007 e per la quale viene pagato al Comune un affitto di 67mila euro -, e temono la chiusura. «Rischio non imminente, ma situazione peggiora», spiega il vice questore Gianluca Consoli. Guarda le foto
Commissariato Adrano, rischio crolli ed eternit Sindaco: «Mancano fondi per ristrutturazione»
«I
poliziotti di Adrano operano in condizioni di pericolo». Ma per loro, a differenza dei colleghi del resto d’Italia, il rischio non sarebbe generato solo dalla crescente criminalità quanto pure dalle peggiorate condizioni del commissariato. Lo denuncia il Sindacato italiano appartenenti alla polizia (Siap): «Oltre a muri e tetti pericolanti è stata riscontrata la presenza di eternit in soffitta», spiega il segretario Tommaso Vendemmia. La struttura, di proprietà comunale, era già stata parzialmente interdetta nel 2007 a seguito di un sopralluogo. Da allora le condizioni sono peggiorate, alimentando il timore della possibile chiusura totale che però «i tecnici del Comune ci hanno assicurato non essere, per adesso, concreta», replica il dirigente del commissariato Gianluca Consoli, vicequestore.
Sono le infiltrazioni piovane, che provengono dal tetto, ad avere compromesso parte dell’edificio e a stare aggredendo adesso anche le zone prima risparmiate. L’acqua trapela dalle tegole e raggiunge la soffitta «dove si trovano
vasche in amianto, le cui polveri filtrano in questo modo nel resto dei locali», dice Vendemmia. I contenitori «sono stati collocati 12 anni fa e non vengono nemmeno utilizzati», spiega Consoli. Tuttavia, nonostante la pericolosità, non potranno essere rimossi in tempi brevi: «Il Comune ha già disposto degli interventi, che però saranno realizzati in economia», dice il sindaco Giuseppe Ferrante. Gli operai inviati dal municipio sarebbero già al lavoro da 15 giorni «per sistemare i locali che ne hanno maggiore necessità e mettere in sicurezza l’impianto elettrico», precisa il primo cittadino. Le condizioni dell’edificio – che al Comune vale un affitto di 67mila euro l’anno – restano comunque critiche a detta del sindacato, che teme la chiusura totale.
Più cauto è il dirigente del commissariato adranita Gianluca Consoli: «In questo momento non c’è il rischio di chiusura, né di crolli. Ma se non verranno fatti interventi sostanziali, che eliminino le infiltrazioni, la situazione è destinata a peggiorare». Invito che però l’amministrazione non può raccogliere: «Potremo agire più a fondo solo una volta che sarà approvato il bilancio», conclude il sindaco Ferrante. Il precedente del commissariato di Caltagirone – interdetto proprio per ragioni di sicurezza – tiene in allerta il Siap: «Un territorio come quello adranita, che di recente ha visto intensificarsi il fenomeno criminale, avrebbe bisogno di rinforzi – commenta Vendemmia – Ma ciò è impossibile se i locali del commissariato non garantiscono la sicurezza già al personale attualmente attivo». Per spronare le istituzioni a un intervento immediato, il sindacato ha perciò inviato alla prefetta e al questore di Catania la segnalazione, con foto, che denuncia le condizioni della base di polizia.