È terminato l’iter amministrativo per la revisione del progetto esecutivo dell’opera fognaria che raccoglierà reflui e acque bianche dall’Uditore fino al fiume Oreto. Il Rup sta definendo gli ultimi dettagli per la pubblicazione della gara d’appalto europea
Collettore sud-orientale, a giorni il bando di gara Superati tutti gli scogli burocratici e progettuali
Si registrano passi avanti nell’odissea legata al completamento del collettore fognario sud-orientale, e si avvicina finalmente l’ora del bando di gara da 27 milioni di euro per la realizzazione dei 1474 metri di condotta che serviranno a recapitare acque bianche e reflui di buona parte della città verso il depuratore di Acqua dei Corsari. Opera (qui ne ripercorriamo la storia) che risolverà in maniera strutturale i problemi di allagamenti di alcune zone critiche (come via Porta di castro, via Colonna Rotta, e in parte via Imera) e che è gestita dal Commissario Straordinario Unico Enrico Rolle, insieme ad altre relative ai sistemi di smaltimento acque di vari comuni d’Italia.
Diversi mesi fa l’iter si era fermato per due motivi: attendere la verifica del progetto – come richiesto dalla legge – da parte di un soggetto appositamente selezionato tramite bando; la necessità di ottenere una nuova Valutazione di Incidenza Ambientale per una parte dell’opera su cui erano emerse problematiche progettuali. Quindi cosa è successo in questo periodo?
Ad aprile 2018 il soggetto incaricato della verifica del progetto esecutivo dell’opera, la ITALSOCOTEC S.p.A., aveva iniziato a lavorare, contando su un anno di tempo per esaminare tutti i documenti. Ma appena un mese dopo il soggetto verificatore ha evidenziato numerose problematiche progettuali tali da rendere dubbia la possibilità di validare il progetto. Perciò la struttura commissariale ha chiesto al progettista, la RTI Progin S.p.A., «di produrre, in tempi brevissimi, ulteriori elaborati adeguati per recepire almeno una parte delle prescrizioni». La società verificatrice, nel frattempo, ha confezionato a dicembre 2018 il Rapporto di ispezione conclusivo, ma aggiustamenti e nuovi elaborati che sono stati prodotti fino a marzo 2019 ne hanno reso necessario un aggiornamento che è arrivato il 26 giugno scorso.
Uno dei punti contestati riguardava il manufatto opera di scarico per l’attraversamento dell’Oreto, per il quale ad ottobre 2018 è stata inoltrata all’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente l’istanza per la procedura ambientale integrata di Verifica di assoggettabilità a VIA e di Valutazione di Incidenza Ambientale. Iter che si è concluso a maggio 2019 con l’emissione del Decreto assessoriale n. 209/Gab. con il quale è stato espresso giudizio di compatibilità positivo, con prescrizioni. Il progetto è stato conseguentemente modificato, ma il soggetto verificatore nel Rapporto di ispezione conclusivo aggiornato ha riscontrato ancora alcune «prescrizioni non recepite». A metà luglio il progettista ha formalizzato le proprie controdeduzioni in merito, così è stato possibile per il Rup dell’opera, l’ingegnere Giovanni Pizzo, validare il progetto esecutivo, e conseguentemente il Commissario lo ha approvato il 18 luglio 2019, con contestuale dichiarazione di pubblica utilità, urgenza e indifferibilità dell’opera.
La copertura finanziaria dell’intervento ammonta a 32.999.995,57 euro suddivisi tra vari finanziamenti: 14 milioni di fondi FAS 2000/2006; 1,5 milioni tratti dalle somme del Commissario Delegato per l’emergenza Bonifiche e Tutela delle Acque; 17.499.995,57 euro dal finanziamento previsto in APQ per l’intervento su Fondo Verde. Soldi che ancora non sono totalmente disponibili, ma i poteri commissariali consentono che si possa procedere all’impegno delle risorse prescindendo dall’effettiva disponibilità di cassa.
Visto che 6.048.496,97 di euro risultano a disposizione dell’Amministrazione, è stato abbassato l’importo totale dei lavori da mettere a bando di gara a 26.951.498,60 euro, ed il Commissario ha demandato ad Invitalia tutte le attività connesse alla procedura di gara in oggetto, fino alla stipulazione del contratto. «Con Invitalia – spiega il Rup – ho in corso una interlocuzione per definire gli ultimi dettagli del disciplinare. Quindi immagino che il bando uscirà nel giro di una decina di giorni. Ormai è imminente, mi farò in quattro affinché venga pubblicato entro fine mese».