Oltre trenta teschi e altre ossa non identificabili sono stati trovati nel cimitero di Aci Catena, in provincia di Catania. È solo una delle criticità rilevate durante i controlli all’interno del camposanto. I controlli I controlli sono stati effettuati al cimitero di Aci Catena (Catania) dai carabinieri della compagnia di Acireale, sempre nel Catanese. Alle […]
Aci Catena, ossa e teschi non identificabili al cimitero: sequestrate delle aree
Oltre trenta teschi e altre ossa non identificabili sono stati trovati nel cimitero di Aci Catena, in provincia di Catania. È solo una delle criticità rilevate durante i controlli all’interno del camposanto.
I controlli
I controlli sono stati effettuati al cimitero di Aci Catena (Catania) dai carabinieri della compagnia di Acireale, sempre nel Catanese. Alle verifiche hanno preso parte anche i militari specializzati del Nucleo antisofisticazioni e sanità (Nas) e del Nucleo ispettorato del lavoro di Catania (Nil). Un supporto tecnico durante i controlli è stato fornito dalla sezione Igiene pubblica dell’Azienda sanitaria provinciale (Asp) etnea.
Gli approfondimenti hanno riguardato controlli in materia igienico-sanitaria e antinfortunistica all’interno del camposanto. All’interno dell’area cimiteriale, il personale ha controllato le aree destinate alle tumulazioni e il cantiere per la costruzione dei nuovi loculi. Le verifiche sono state estese anche ai rivenditori di fiori, posizionati nel piazzale davanti al camposanto. In questo caso, è stata rilevata l’occupazione abusiva di suolo pubblico per circa 200 metri quadri.
Trenta teschi nell’ossario del cimitero di Aci Catena
Durante i controlli nell’area monumentale, i militari hanno trovato un ossario all’interno con dentro accatastati resti ossei non identificabili. Questo a causa dell’indisponibilità di un registro o di alcuna forma di tracciabilità. Nell’ampia fossa rinvenuta nel cimitero di Aci Catena sono visibili almeno trenta teschi. Gli operanti non hanno nemmeno potuto ancora stabilire la profondità del fossato e quantificarne con precisione il contenuto. Per questo motivo, l’area è stata sottoposta a sequestro per i successivi accertamenti necessari.
Inoltre, lungo le mura perimetrali del camposanto, a fianco alle grandi cappelle laterali a quattro piani, è stata fatta un’altra macabra scoperta. In una porzione di terreno, sono state trovate accatastate tonnellate di rifiuti speciali. Tra questi anche resti di bare, casse in zinco, indumenti e pezzi di corredi funebri raccolti in bustoni per la spazzatura. Sacchi usurati e poggiati direttamente sulla nuda terra, con il conseguente grave impatto ambientale.
I sequestri al cimitero

Il materiale è stato sequestrato e collocato all’interno di un container metallico, per limitare il danno ambientale. Sequestrata anche l’area adibita a discarica sulla quale sarà valutata la successiva bonifica ambientale. Inoltre, è stato limitato l’accesso a due zone di sepoltura interrate, ospitanti circa ottanta loculi. Le aree, infatti, al momento, sono ritenute pericolose per l’incolumità degli utenti in quanto pericolanti.
I militari specializzati del NIl hanno sottoposto a controllo il cantiere del cimitero per la costruzione di nuovi loculi e un forno crematorio. Lì è stata rilevata la violazione di norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Le indagini sono ancora in corso per approfondire le criticità riscontrate, anche attraverso ulteriori accertamenti tecnici. Le investigazioni saranno utili anche per definire eventuali responsabilità nella gestione del servizio pubblico cimiteriale.