"ora si va avanti con la distruzione delle telefonate tra l'ex ministro mancino e il capo dello stato, napolitano. Attenderemo il deposito delle motivazioni del provvedimento per stabilire la data". Lo ha detto all'ansa il presidente dell'ufficio gip di palermo, cesare vincenti commentando la dichiarazione di inammissibilità del ricorso in cassazione presentato dai legali di massimo ciancimino contro l'ordinanza che aveva dato il via libera alla distruzione delle telefonate.
Ciancimino: “Una sconfitta per tutti la distruzione delle telefonate Napolitano-Mancino”
“Ora si va avanti con la distruzione delle telefonate tra l’ex ministro Mancino e il capo dello Stato, Napolitano. Attenderemo il deposito delle motivazioni del provvedimento per stabilire la data”. Lo ha detto all’Ansa il presidente dell’ufficio Gip di Palermo, Cesare Vincenti commentando la dichiarazione di inammissibilità del ricorso in Cassazione presentato dai legali di Massimo Ciancimino contro l’ordinanza che aveva dato il via libera alla distruzione delle telefonate.
E non tarda ad arrivare il commento del figlio dell’ex sindaco di Palermo: “Ricorso inammissibile, abbiamo provato a fare valere i diritti delle persone comuni contro i privilegi delle caste. Non ho perso io, hanno perso loro – dice Ciancimino sulla sua pagina Facebook –
“Si procederà nella distruzione delle telefonate Mancino/Napolitano, rimarrà sempre un il grande dubbio, perché questa paura del Colle nel rivelare il contenuto di quelle conversazioni anomale con un indagato ed il Presidente della Repubblica, cosa nascondevano, quali e quanti gli imbarazzi del Capo dello stato?
Ricorreremo alla Corte dei Diritti Europea di Strasburgo non può essere leso in maniera così evidente il principio del diritto della difesa. Consapevoli che questo estremo tentativo di far valere i miei diritti non interromperà l’iter della distruzione delle bobine contenenti le 4 telefonato che tanto hanno e continuano ad imbarazzare il colle”.
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