La sezione Misure di prevenzione del tribunale di Palermo ha autorizzato la dismissione dei punti vendita palermitani. Un finale amaro soprattutto per i lavoratori delle tre boutique, che non saranno reimpiegati in altro modo per via della situazione economica e produttiva molto critica dell'azienda
Chiudono i tre negozi Bagagli, 17 dipendenti licenziati «Impossibile riutilizzazione delle sue energie lavorative»
Chiudono i tre negozi della catena Bagagli a Palermo in amministrazione giudiziaria. Diciassette dipendenti hanno ricevuto le lettere di licenziamento. Si abbassano le saracinesche dei tre negozi in via XX Settembre, via Mariano Stabile e via Nicolò Garzilli.
«La società le comunica – si legge nelle lettere firmate dall’amministratore giudiziario Antonio Coppola e il liquidatore Nunzio Purpura – che il tribunale di Palermo Misure di prevenzione ha autorizzato la messa in liquidazione della società Bagagli sas di Giardina Filippo in amministrazione giudiziaria, nonché la dismissione dei punti vendita ed il licenziamento del dipendenti. La superiore circostanza ha costretto la società a risolvere, a partire dalle data di ricezione della presente, l’intercorso rapporto di lavoro subordinato per giustificato motivo oggettivo».
I problemi economici dell’azienda erano noti da mesi. Nei negozi c’erano sempre meno borse e oggetti di pelletteria e abbigliamento da vendere. «La situazione economica e produttiva dell’azienda – prosegue la nota dell’amministratore giudiziario e del liquidatore – del resto, non consente alcuna diversa utilizzazione delle sue energie lavorative, così come già emerso in sede di “esame congiunto” richiesto dalle organizzazioni sindacali e nel corso dell’incontro a seguito di convocazione da parte del Servizio XV Centro per l’Impiego dell’Assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche Sodali e del Lavoro».