Tanto pubblico, molti eventi e pareri favorevoli. Finisce la kermesse dedicata ad amanti di manga, anime, videogames, film e televisione, ma già si pensa a cosa fare nella prossima edizione.
Chiude il secondo Palermo Comic convention Organizzatori: «In futuro più cinema e serie tv»
Lucy Lawless per molti ma non per tutti, tante (troppe) Harley Quinn, caldo, e un buon successo di pubblico. Ecco il bilancio dei tre giorni della seconda edizione del Palermo Comic Convention, conclusosi questa sera alla Fiera del Mediterraneo.
In questi giorni i visitatori hanno affollato i caldissimi padiglioni, fotografando a tutto spiano i coraggiosi e numerosi cosplayers (in aumento quelli ispirati da videogames tipo League of Legends, stabili i Disney, in ribasso grandi classici come Star Wars e Dragon Ball) che, sfidando le temperature inclementi con costumi e trucco pesante, hanno ricevuto un’attenzione quasi pari a quella riservata alla star Lucy Lawless, i cui eventi – come la sessione di domande e risposte coi fan – erano però riservati ai possessori di particolari pass. Comunque non sono mancati i bagni di folla per la Xena del piccolo schermo durante i vari red carpet dell’attrice neozelandese.
Ma limitarsi solo a lei sarebbe riduttivo, dato che la kermesse ha regalato molto altro: dalla possibilità di parlare con famosi fumettisti (David Lloyd, Lele Vianello, Artgerm), all’esplorazione del mondo dei manga e delle serie tv con incontri sulla traduzione dei fumetti giapponesi, sulla cucina nel mondo nerd, sull’anatomia di telefilm quali Breaking Bad o Spartacus, oltre ad approfondimenti sulla censura italiana relativa a Xena-Principessa guerriera o sulle origini di Ash vs. Evil dead. E ancora tornei di videogiochi nuovi e vintage, karaoke, sfide a dama e scacchi, mostre con alcune tavole originali di Dylan Dog e i primi numeri di alcuni album della Marvel, allenamenti con le spade e di softair, incontri con il doppiatore Maurizio Merluzzo e il cosplayer tedesco Ben Schamma, quiz su anime e manga e concerti serali, tra i quali Giorgio Vanni.
«Per mio modo di essere – spiega Riccardo Orsini, responsabile ospiti della manifestazione – non sono mai soddisfatto, perché tendo a far sempre di più. Comunque quest’anno abbiamo ricevuto feedback positivi da ospiti, espositori e pubblico. Abbiamo ricevuto 50 richieste di accrediti, anche dall’estero, compresa una tv svizzera. Anche noi dello staff ci siamo goduti l’evento». Relativamente alle critiche mosse sulle file e sul caldo eccessivo negli spazi chiusi, Orsini risponde che «avevamo a disposizione una sola biglietteria funzionante con 5 sportelli, uno fisso per gli accrediti e 4 rimodulabili. Avendo un responsabile agli ingressi, abbiamo cercato di rivedere in corsa la suddivisione per venire incontro alle esigenze, facendo esperienza dei problemi dell’anno scorso. Per il discorso temperatura, «abbiamo piazzato dei dispositivi per refrigerare l’ambiente a basso consumo addizionati con acqua e ghiaccio. Avremmo voluto realizzare un impianto di condizionamento generale anche soltanto temporaneo, ma non abbiamo potuto perché le norme di legge non lo consentono. Ci vorrebbero un sacco di autorizzazioni, quindi sarebbe compito del Comune installarlo. Nonostante ciò abbiamo effettuato dei lavori nei due padiglioni interessati dal Comic Convention, e grazie a noi adesso sono pienamente fruibili al pubblico».
I progetti per la prossima edizione sono molti, ma ancora restano top secret, anche se alcuni punti sono certi: «Punteremo – conclude il componente dello staff – soprattutto sul settore cinema&serie tv. La scelta di Lucy Lawless è parte di questo percorso, dato che è un’icona della televisione anni ‘90 e che non veniva in Italia da molto tempo. E per il prossimo anno vogliamo mantenere questo livello, aumentando anche il numero di artisti nipponici e lo spazio a disposizione, quindi i metri quadrati allestibili».
Allora appuntamento al 2017, sperando che il tempo sia più clemente e che sia passata la moda relativa alla fidanzata di Joker.