Giacomo Rota, uscente, sarà ancora segretario generale della Cgil catanese. Il voto, a scrutinio segreto, è previsto per le 19 di oggi, a chiusura delle due giornate congressuali, ma tutte le fonti convergono verso un epilogo fotocopia. Iscritto dal 1988, in passato il 49enne è stato segretario generale della camera del lavoro di Grammichele, coordinatore delle rappresentanze sindacali a Fontanarossa e segretario (prima provinciale e e poi regionale) della Filt, il sindacato dei trasporti. Negli anni Novanta è stato anche consigliere comunale e assessore a Grammichele, in quota Democratici di sinistra. Le previsioni dell’ormai risicata vigilia del voto indicano numeri piuttosto rotondi. Come del resto fu quattro anni fa, quando Rota ottenne 95 preferenze (con quattro contrari e due astenuti) su 104 aventi diritto. 

La conferma di Rota cristallizza un assetto che, a Catania, vede un gruppo dirigente storico composto, tra gli altri, dall’ex assessore comunale ai Servizi sociali (ed ex segretario generale della Camera del Lavoro) Angelo Villari, dall’ex parlamentare regionale del Pd Concetta Raia (che di Rota è la moglie, ndr) e dall’ex senatrice dem Luisa Albanella. Ruoli politici chiave che nel corso degli ultimi anni hanno strutturato una autentica corrente della Cgil all’interno del Partito democratico etneo. Circostanza che però il sindacato ha più volte smentito. Lo schema delle segreterie di settore, che nei giorni scorsi hanno registrato altre rielezioni e conferme, è un ulteriore sintomo di stabilità. 

Due giorni fa è stato infatti riconfermato il segretario uscente della Fiom (metalmeccanici) Nunzio Cinquemani. Il giorno dopo è toccata la stessa sorte a Giovanni Pistorio, guida cigiellina del settore edilizia. Prima di loro, erano stati riconfermati Davide Foti (Filcams), Alessandro Grasso (trasporti), Salvatore Cubito (funzione pubblica) e Salvo Battaglia (lavoratori delle banche). In altre parole, chi cerca volti nuovi rimarrà deluso.