Centro Zo, l’Immacolata concezione in un bordello L’originalità della storia e l’innovazione della regia

Odore d’incenso e mandarini: è l’odore di Concetta, vergine prostituta. Con Immacolata concezione, la compagnia Vucciria Teatro porta in scena una storia che gioca sul paradosso per interrogarsi sui misteri dell’amore e del corpo, sul labile confine tra purezza e contaminazione, tra fertilità e morte, tra autenticità e artificio. Sullo sfondo storico della Sicilia fascista – quando l’ideologia della forza sta per inondare di guerra il mondo – si snoda la vicenda. Un pastore caduto in disgrazia (Joele Anastasi) si vede costretto a barattare per una capra gravida la figlia Concetta (Federica Carruba Toscano), e cede la ragazza a Donna Anna (lo stesso Anastasi, trasformatosi in scena), la maîtresse locale.

Concetta diventa quindi una signorina, e in breve tempo la più ambita del bordello. Eppure è ancora una ragazza semplice, ingenua, quasi un buon selvaggio, e le sue colleghe invidiose non riescono a capire cosa faccia Concetta agli uomini. Eppure il signorotto del paese (Enrico Sortino), il prete (Ivano Picciallo), il giovane malandrino (Alessandro Lui), il fruttivendolo e il barbiere, tutti fanno la fila per avere un’ora con lei. L’amore di Concetta è misterioso quanto un sacramento. Assisa su un baldacchino mobile (che coi suoi tendaggi ora svela e ora nasconde, trovata scenica che dà dinamismo a un palco altrimenti spoglio), letto e tabernacolo, Concetta somministra agli uomini – inconsapevole, e proprio perché inconsapevole – la salvezza. Tutti sono uguali tra le braccia di Concetta, gli oppressi e gli oppressori, i timorati di Dio e i violenti: tutti liberi dall’artificio della società. Ma, pur senza uscire dalla sua spontanea ingenuità, Concetta concepirà un figlio, e lo concepirà immacolata. Senza piegarsi alle pretese che il Potere e la Fede hanno su di lei, ma seguendo solo la via dell’Amore, Concetta guadagnerà la santità.

Cinque attori, una miriade di personaggi. Della scarsità programmatica di mezzi tecnici la compagnia fa la sua arma, e i cinque, con repentini cambi d’abito, riescono a portare in vita l’intera comunità del paese siculo. Un ruotare di manichini, il battito dei ventagli, lo sfarfallio dei quotidiani, sono i pochi elementi di scena che dànno un ritmo incalzante a brillanti scene corali, credibili nonostante il coro sia composto da non più di quattro membri. E brillanti anche gli a parte, un ibrido di duetto e monologo, in cui pur nella concisione dell’antilabé il drammaturgo ha operato uno scavo nella psiche delle sue creature, per dare spessore ai personaggi che si affannano intorno a Concetta.

Un teatro, quello di Vucciria, che basa le sue invenzioni registiche sul corpo dell’attore: basta un gesto, un fischio, una casta nudità per evocare l’idillio di uno stato di natura, per vagheggiare una fuga dalla società e dalla storia. E sul poetico vagheggiamento di una umanità rinnovata nella bestialità, si chiude la scena. Ma resta l’odore d’incenso e mandarini – della carne pura che genera la vita. Lo spettacolo, andato in scena al centro Zo di piazzale Rocco Chinnici sabato e domenica, tornerà sul palco a marzo: stavolta a Torino.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]