Cementificio di Isola delle Femmine: i grillini chiedono chiarezza sull’inquinamento

L’EUROPARLAMENTARE IGNAZIO CORRAO, LA DEPUTATA NAZIONALE CLAUDIA MANNINO E IL PARLAMENTARE REGIONALE, GIAMPIERO TRIZZINO, HANNO SOLLEVATO IL TEMA DELLE AUTORIZZAZIONI ALLA COMMISSIONE EUROPEA

Le luci della ribalta tornano ad accendersi sul cementificio di Isola delle Femmine, alle porte di Palermo. Tema: il possibile inquinamento. E quindi il rinnovo delle autorizzazioni per proseguire l’attività.

Sulla vicenda intervengono Claudia Mannino, componente della Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati, il capo delegazione del Movimento 5 Stelle in Europa, Ignazio Corrao (eletto in Sicilia), ed il presidente della Commissione Ambiente all’Ars ,Giampiero Trizzino. I tre parlamentari hanno avviato nei mesi passati uno scambio epistolare con la Commissione Europea per informarla riguardo il rispetto della normativa ambientale europea nel caso dell’Italcementi di Isola delle Femmine

“La questione Italcementi da noi sollevata con coinvolgimento di tutti i livelli istituzionali – dicono i tre parlamentari grillini – inizia a delinearsi palesemente. L’Europa ha ribadito che senza il rispetto delle regole non ci sarà alcun rinnovo delle autorizzazioni”.

“Riteniamo estremamente grave – sottolineano i tre esponenti del Movimento 5 Stelle – che a distanza di 6 anni le prescrizioni previste dall’autorizzazione integrata ambientale che regola e consente l’attività dell’Italcementi non siano integralmente rispettate. Il riferimento è, ad esempio, alla mancata installazione delle 2 centraline di monitoraggio della qualità dell’aria a Capaci e Isola delle Femmine, di cui ancora oggi non si ha notizia”.

Nello specifico, la Commissione Europea ha chiesto di continuare a ricevere informazioni sull’evolversi della situazione per valutare la possibilità di un suo intervento ed in risposta ad un’interrogazione scritta, ha chiarito che “nella sua richiesta di rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, il gestore ha espressamente dichiarato che l’impianto funziona nel completo rispetto delle disposizioni della (precedente) autorizzazione europea IPPC (acronimo di Integrated Pollution Prevention and Control). Nel contesto della procedura di rinnovo dell’autorizzazione IPPC, l’autorità competente ha la possibilità di verificare la conformità del gestore alla legislazione dell’UE e, in caso di non conformità, può rifiutare il rinnovo della suddetta autorizzazione”.

“Anche con queste indicazioni – concludono i parlamentari del Movimento 5 Stelle – seguiremo il procedimento in corso, al quale abbiamo già preso parte inviando osservazioni, al fine di garantire l’integrale rispetto della normativa vigente, la piena tutela della salute dei cittadini e gli interessi degli stessi lavoratori della Italcementi. Il nostro impegno sarà tutto rivolto al rispetto delle regole ambientali e di sicurezza dei lavoratori in quanto, come peraltro dimostrato dalla risposta della Commissione Europea, l’aggiramento della normativa o la sua non osservanza andrebbe a danneggiare sia i lavoratori dell’azienda, che si vedrebbero negato il diritto al lavoro, sia i cittadini, che non vedrebbero rispettato il fondamentale diritto alla salute”.

 


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