Cavalli randagi al viale Mario Rapisardi Da settimane, tra la strada e la sciara

Passeggiano per la sciara di via Generale Cantore, tra via Nazario Sauro e via Cave Villarà, di lato al viale Mario Rapisardi. All’apparenza incustoditi, la notte può capitare di incontrarli come pedoni intenti ad attraversare la strada, buia e stretta. Sono i cavalli segnalati da alcuni residenti a CTzen e della cui esistenza né vigili urbani – che pure hanno lì vicino una ex sede, oggi adibita a magazzino – né Asp veterinaria, né animalisti sono al corrente.

«Li ho visti per la prima volta un paio di settimane fa – racconta Valentina, una giovane residente – Era molto tardi, almeno le tre del mattino, e stavo tornando a casa. Ero in auto, avevo appena lasciato via Partigiani d’Italia e mi stavo dirigendo in via Nazario Sauro, attraversando via Generale Cantore». Una strada dissestata e poco illuminata che, più o meno a metà della sua lunghezza, si restringe a una sola corsia per due sensi di marcia. Proprio in quel punto, la ragazza fa uno strano incontro. «I fari della mia macchina hanno illuminato un cavallo nero che attraversava la strada – racconta – Ho frenato di colpo e mi sono accorta che erano almeno quattro. Stavano tranquillamente brucando le erbacce ai bordi della strada. Non sono all’interno di un recinto, sono proprio liberi».

Come testimoniano le foto scattate da Simona, una passante. Un vantaggio per i cavalli – che sembrano trascorrere le proprie giornate meglio dei colleghi costretti in angusti box di stalle abusive e non – ma anche un pericolo per loro stessi e i cittadini. «Sembrerebbe un caso di malgoverno degli animali – spiega Sebastiano Palmeri, dirigente dell’Asp veterinaria etnea – Magari stanno bene, sono in salute e appartengono a una stalla lì vicino, ma bisogna tenerli in sicurezza, evitando che invadano la strada e procurino danni». Impossibile accertare a distanza l’eventuale clandestinità degli animali: «Stalle abusive a Catania non ne mancano, ma noi tracciamo più che altro l’esistenza degli animali, attraverso i microchip».

E intanto i cavalli girano per il quartiere indisturbati. «Un paio di giorni dopo, in via Damiano Chiesa, il solito cavallo nero rovistava col muso tra i rifiuti del cassonetto della spazzatura davanti la scuola elementare Nazario Sauro. Era pieno giorno – continua Valentina – La scorsa settimana i quattro cavalli erano di nuovo in via Generale Cantore. Insomma, sono diventati quasi degli habitué». Eppure, nonostante non sembrino riportare segni di malnutrizione, dei potenziali custodi non c’è nessuna traccia. «Non ho mai visto nessuno controllarli, ma è anche vero che la zona è praticamente tutta sciara – continua la residente – I palazzi sono, tutto sommato, abbastanza distanti. E pure la scuola». A dividerli dalla strada, solo una recinzione con un sottile fil di ferro che sembra però appartenere a un’area di cantiere a qualche metro di distanza, fermo da tempo.

Un ostacolo facilmente aggirabile per gli animali, che però sembrano essere stanziali. Difficile trasportare ogni giorno almeno quattro cavalli per lasciarli pascolare in un terreno abbandonato, concordano sia Asp che animalisti. L’ipotesi più verosimile è che nei dintorni si trovi una stalla. «Ci è capitato di trovare cavalli per strada perché quella è una zona piena di stalle abusive», dicono dalla sala operativa della polizia municipale etnea. «Mi sembra di ricordare che almeno tre o quattro anni fa fosse già successo e avessimo rintracciato l’allevatore», aggiungono dal nucleo di tutela ambientale. I tempi e i modi per un soprallugo di controllo, però, non sono chiari. Dalla municipale si attende una richiesta di intervento da parte dell’Asp veterinaria. Che, a sua volta, ricorda come il controllo del territorio spetti ai vigili urbani. E, in caso di presenza di animali, venga richiesto uno specifico intervento dei medici.

Claudia Campese

Giornalista Professionista dal 2011.

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