Catania, ultima tappa del ‘Passeggeri Distratti Tour’

Ragazzine, ragazzi, bambini, persone adulte ed anziani hanno potuto apprezzare la sua voce melodiosa, quasi plasmabile, così elastica da poter passare da un tono basso ad un acuto difficoltoso. E poi, come pochi altri, è uno che riesce a cantare cosi come lo si sente nei dischi, quasi instancabile, un’interpretazione impeccabile che sottolinea la grande professionalità del cantautore.

Il concerto, durato circa due ore, si è aperto con “Via” una canzone tratta da uno dei suoi ultimi album, Iperbole per l’appunto. Già dalla sua prima apparizione sul palco il pubblico sembra molto emozionato, tutti cominciano a cantare insieme a lui e quando le luci psichedeliche del palco lasciano la platea è possibile vedere altri bagliori, sparsi qua e là, flash di fotocamere digitali e telefonini in grado di filmare il tanto atteso evento. Difficile restare seduti nelle poltroncine del teatro, soprattutto per le moltissime fan, che a volte si alzano in piedi per salutare, altre volte gridano come pazze. Poi le canzoni del nuovo album “Passeggeri distratti”, nove brani inediti che portano la firma di Raf ma anche di altri importanti autori tra i quali Pacifico (Il Nodo), Cesare Chiodo (Se passerai di qui, Mondi Paralleli), Saverio Grandi (Acqua, Se passerai di qui, Dimentica, Passeggeri distratti), Giorgio Baldi e Filippo Gatti (Onde). Completano il disco Nati ieri e Salta più alto. Nella track list è stata inserita anche la canzone “Dimentica”, singolo uscito il 28 aprile di quest’anno, che in soli quindici giorni di programmazione è riuscito a scalare le classifiche. Tra un brano e l’altro del recente album il cantautore pugliese si è esibito cantando altri grandi suoi successi, “Nei silenzi”, “Sei la più bella del mondo”, “Gente di mare”, “Interminatamente”, dedicata alla figlioletta Bianca, “Ti pretendo”, “Due”, “Un grande salto”, “Il battito animale”, “In tutti i miei giorni”, “Superstiti”, “Iperbole”, “La danza della pioggia”, per farla breve quasi tutti i suoi pezzi più famosi, alcuni di questi rivisitati, ma sempre con grande abilità, per il piacere di tutti i presenti.

Un commento in particolare per le due canzoni che resero famoso Raf agli inizi della sua carriera: “Self control”, un pezzo in inglese che diventò quasi un tormentone di tutte le radio e “Cosa resterà degli anni ’80”, un brano che presentò a Sanremo e che parla del suo grande affetto per quella decade che gli portò tanta fortuna, quegli anni in cui ancora ragazzo il cantautore si apprestava a diventare uno dei più bravi e conosciuti di tutta Italia. Adesso che ormai è grande Raf si gode il suo successo, senza strafare, quasi in maniera discreta, cosi come è lui, una persona semplice, un pò timida ma di grande carisma. Dopo ancora un altro pezzo inedito, “Jamás”, dedicato ad un suo mito, Ernesto “Che” Guevara, poi il concerto si chiude con altri due grandi successi: il primo, tratto dall’ultimo suo album ne prende il nome, “Passeggeri distratti”, uno dei pezzi più passati di questi tempi, l’altro “Infinito”, tratto dall’album “Iperbole”, che conclude la serata non prima di un bis, in cui il cantautore ha coinvolto il pubblico in una sorta di coro collettivo per il ritornello delle sue ultime canzoni.

Adesso il tour è concluso e non andate a dire a Raf che i catanesi sono stati dei “Passeggeri distratti”. Lui stesso vi potrà dire che al contrario sono stati molto attenti e che è stato contento di chiudere il suo piccolo giro d’Italia proprio a Catania, come ha detto anche a fine serata.


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