Catania Source, ieri confronto con Bianco «Il lungomare libero ogni domenica»

«Il nostro percorso aveva un solo scopo: mettere in grado il cittadino di presentare le proprie proposte». E’ così che Mirko Viola, coordinatore del progetto Catania Source, ha presentato ieri la sua piattaforma per la partecipazione online. «Sarà possibile presentare istanze, richieste di udienza, petizioni attraverso l’uso degli istituti di partecipazione popolare presenti nello statuto della città Catania», presenta il giovane, protagonista della società civile etnea, e coordinatore di un progetto che, partito ad ottobre con cinque workshop – chiamati Civic training – ha già catalizzato molte delle energie provenienti dai cittadini attivi.

Con proposte, già attuate, come quella del compostaggio di comunità – attuata dall’associazione Rifiuti zero a Mascalucia – e soprattutto del Lungomare liberato. L’idea del waterfront della città chiuso al traffico, nata in uno degli incontri dedicati alla viabilità, come è noto è stata portata avanti dai cicloattivisti e recepita dall’amministrazione dopo una raccolta di oltre 1200 firme. «Chiediamo, dopo il successo dell’iniziativa, di aprire il lungomare fino a mezzanotte», propone il cicloattivista Attilio pavone nel corso del Gran Galà dei Cittadini, nome della serata di chiusura del progetto Catania Source da Zo, davanti al sindaco di Catania Enzo Bianco. Che stupisce tutti con una serie di annunci.

«La mia amministrazione, tra tante difficoltà, si è mossa in questi mesi soprattutto grazie alle iniziative provenienti dai cittadini, e con progetti già avviati dalle precedenti amministrazioni», ha affermato il sindaco di Catania. Che ha subito annunciato: «Vorremmo chiudere il lungomare al traffico ogni domenica, ma vogliamo anche realizzare una pista ciclabile al posto degli stalli per il parcheggio dal lato mare». Che ha risposto anche su alcuni dei temi spinosi sulla città, emersi in ben trentuno bozze di proposta elaborate dai cittadini nel corso del progetto. «Avete affrontato il tema del raddoppio ferroviario: ebbene, dopo tanti anni, abbiamo vinto il ricorso al Tar contro Rete ferroviaria italiana». Tra i vari progetti, Bianco si è detto d’accordo «all’eliminazione dei varchi dal porto, perché non sussistono motivi di sicurezza doganale, come dimostrano porti come quello di Genova». E su un tema caro ai promotori del progetto, il diritto di Referendum propositivo e abrogativo previsto dallo statuto comunale, si è detto «pronto a ridurre il quorum dal 50 per cento dell’elettorato, al 50 per cento dei votanti dell’ultima proposta». Sarebbero in arrivo a breve, inoltre, «la consulta per i migranti e il consigliere aggiunto», ha aggiunto il sindaco. Che ha invitato i partecipanti a illustrare «tutte le proposte emerse in un apposito incontro con gli assessori», prima di andare via per altri impegni.

A sostituire il sindaco l’assessore Saro D’Agata, titolare delle deleghe di Viabilità Ecologia e parchi. Che ha ascoltato le testimonianze dei membri del Comitato Campo San Teodoro di Librino, che da anni chiedono la gestione, con la squadra di rugby Briganti, la struttura sportiva del quartiere popolare costruita per le Universiadi del 1997 e poi abbandonati. «Vi annuncio qui che, con l’assessore al patrimonio Giuseppe Girlando abbiamo quasi pronta la delibera di destinazione dell’impianto in gestione», conclude l’assessore D’Agata.

Redazione

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