«Se tutto va bene secondo me potremmo farcela per settembre». Nel fare la previsione, il presidente della Srr Catania Metropolitana Francesco Laudani tiene a precisare che non è un modo per smentire l’ottimismo, caratteristico della politica, mostrato due mesi fa dall’assessore ai Rifiuti Fabio Cantarella. L’esponente della giunta Pogliese aveva fissato l’avvio del servizio porta a porta per il mese di luglio. «D’altronde sono anche io un politico – commenta Laudani a MeridioNews, alludendo alla carica di vicesindaco a Pedara -. Ma con realismo dico che non sarebbe stato possibile considerato che i tempi si sono allungati per via del ricorso presentato dalla Dusty, che ha chiesto la sospensione degli atti di gara. Adesso però ritengo si possa procedere con l’aggiudicazione alle due imprese vincitrici dell’appalto e di seguito alla firma del contratto».
Ragionare su quanto bisognerà aspettare per mettere da parte i cassonetti e consentire alla città di Catania di fare salire la percentuale della differenziata in questi giorni è più che mai importante. Il capoluogo etneo è tra i tanti comuni dell’isola che hanno ricevuto la nota della Sicula Trasporti sulla riduzione dei rifiuti in ingreso all’impianto di trattamento meccanico-biologico di contrada Coda Volpe, a causa dello spazio ormai esiguo nella discarica di Lentini. La ditta, guidata dagli amministratori giudiziari dopo il sequestro ai fratelli Leonardi, nel giro di un paio di settimane dovrebbe chiudere i cancelli una volta raggiunte le 800 tonnellate giornaliere. «Fare la differenziata come si deve significa ridurre i quantitativi di spazzatura da mandare in discarica», ricorda il presidente della Srr. Per riuscirci, però, inevitabilmente bisogna mettere nelle condizioni i cittadini di farla, fornendoli di mastelli, considerato il sostanziale fallimento dei cassonetti dedicata alla raccolta per tipologia di rifiuti. «Per fronteggiare una possibili crisi stiamo tornando a pensare alla possibilità di trovare un’impresa disposta a portare la spazzatura fuori dai confini regionali», ammette Laudani. Sul punto c’è da dire che è stata la stessa Regione, in primavera, a indire una manifestazione d’interesse per sondare il terreno. Alcune risposte sono arrivate, ma prima di pensare ad affidamenti bisognerà passare a gare a evidenza pubblica, di cui al momento non c’è notizia. L’alternativa immaginata è quella che vede un contributo da parte delle altre discariche presenti in Sicilia, chiamate ad accogliere quantitativi in più rispetto a quelli consueti. Ma su questo punto non è ancora chiaro se la misura sarà sufficiente a sopperire ai rifiuti che non troveranno spazio a Lentini.
Intanto a Catania la Dusty, che fino a ottobre ha ottenuto dal Comune una proroga al servizio, ha annunciato una nuova estensione della sperimentazione del porta a porta nel centro storico. Dopo la partenza nel quartiere Civita, la società a partire dal 2 agosto gestire la raccolta differenziata anche nell’area della Fera o luni, nel tratto di via Etnea compreso tra piazza Stesicoro e l’incrocio con viale XX settembre e nelle vie che ospitano i locali della movida. In totale si tratterà di circa 1500 utenze. La zona del centro è anche quella che, nella gara settennale conclusasi nei mesi scorsi, non ha ricevuto nessuna offerta. «Ci stiamo organizzando anche per quello – assicura il presidente della Srr -. Abbiamo chiesto un parere legale e ci è stato detto che potremo procedere con una procedura negoziata». Gli uffici amministrativi della società che si occupa di regolamentare il servizio di gestione rifiuti in una porzione della provincia di Catania sarebbero intenzionati a invitare nel bando un numero importante di imprese con sedi legali in tutta l’Italia. L’obiettivo è trovare qualcuno disposto a occuparsi della spazzatura, ma alle stesse condizioni – e questo è un principio da cui non si potrà derogare – previste nel bando già andato deserto.
Nelle altre due zone, la nord e la sud, dovrebbero essere invece le ditte Ecocar e SuperEco a condurre il servizio. Il condizionale, al momento, è dovuto soltanto al fatto che il contratto concretamente non è stato ancora firmato. Tuttavia, stando a quanto appreso da MeridioNews, la Dusty, che alla gara non aveva partecipato ritenendo il bando antieconomico, oltre a presentare ricorso al Cga per ribaltare il verdetto sfavorevole incassato nelle settimane scorse dal Tar, starebbe valutando di porre all’attenzione dei giudici amministrativi anche un altro tipo di rilievo: la mancata considerazione da parte della commissione di gara delle vicende giudiziarie in cui qualche anno fa incappò la Ecocar proprio a Catania e che portarono all’arresto anche di alcuni funzionari comunali. Il codice degli appalti, infatti, dà la possibilità alle stazioni appaltanti di escludere gli operatori economici, nel caso di episodi che mettono in discussione la professionalità. «Sono considerazioni che potremo fare una volta che la Srr ci consegnerà la documentazione di gara che abbiamo richiesto. Al momento non ci è stata data risposta all’accesso agli atti», fa sapere l’avvocato Lino Barreca, che per Dusty si è occupato del ricorso al Tar.
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