Gli assalti iniziali dei rossazzurri si rivelano un fuoco di paglia. L'ex mister del Catania imbriglia gli avversari, lenti e impacciati, con una squadra compatta che manda in scena quasi un monologo. Traversa di Russotto a porta spalancata. Gli uomini di Lucarelli si fermano dopo sei vittorie di fila
Catania-Sicula Leonzio 1-2, rinvincita Rigoli Squillace e Bollino in gol, Bogdan non basta
La vendetta, come si suol dire, va servita fredda: Pino Rigoli, allenatore della Sicula Leonzio, stasera ha preso in parola il detto, servendo alla società che lo aveva esonerato lo scorso marzo un amarissimo 1-2. Le reti di Squillace e Bollino, una per tempo, sanciscono il sacrosanto successo di una Leonzio operaia: a nulla serve il gol nel finale di Bogdan.
Lucarelli sorprende tutti, schierando un 3-5-2 con alcune novità: rivoluzione sulle fasce, con Esposito e Djordjevic che occupano rispettivamente le caselle di destra e sinistra, mentre davanti il tecnico toscano mette in mostra i nuovi acquisti, lasciando in panchina Russotto e lanciando il duo Ripa-Curiale. L’ex Pino Rigoli invece lascia il consueto 4-3-1-2 per schierarsi a specchio con l’avversario: tre difensori centrali, più De Rossi e Squillace esterni con compiti prettamente difensivi e il solo Marano in avanti, ad appoggiare Arcidiacono.
La bolgia del Massimino accompagna i primi assalti dei rossazzurri, che cominciano col piede premuto sull’acceleratore: ma è un fuoco di paglia e il forcing si esaurisce presto. Rigoli mette splendidamente in campo i suoi, che iniziano a farsi pericolosi con il funambolico Arcidiacono e l’abilità tecnico-tattica di Marano ed Esposito. Il centrocampo bianconero è perfetto negli automatismi e l’ex mister del Catania, schierando una squadra molto compatta, riesce a imbrigliare il gioco etneo. Il monologo bianconero comincia con la conclusione di Camilleri dalla distanza: 4′ dopo Marano in spaccata conclude a lato. Il 25 della Leonzio stravince il duello con Djordjevic a sinistra: il serbo si fa ammonire.
Arcidiacono fa il diavolo a quattro, a differenza di Ripa e Curiale che, ben ingabbiati dai tre centrali di Rigoli, non riescono praticamente a muoversi. La logica conseguenza di tutto ciò è il vantaggio della Sicula con un gran sinistro di Squillace dal limite sinistro dell’area, con la palla che dopo un cross si spegne alla sinistra di Pisseri. Il Catania è letteralmente in bambola e, al 35′, Marano sfiora il raddoppio con un colpo di testa deviato da Pisseri sul palo. Entra Russotto per Djordjevic, in un 3-5-2 che in fase di possesso diventa 3-3-4: Ripa al 44′ strozza l’urlo in gola al pubblico del Massimino, timbrando la traversa da meno di un metro, a porta praticamente spalancata.
La ripresa comincia con una conclusione alle stelle di Mazzarani: è ancora la Sicula, poi, a rendersi pericolosa al 6′ con Esposito, su cui Pisseri deve severamente impegnarsi. Il portiere è decisivo anche sulla ribattuta di Arcidiacono. Inizia la girandola di cambi, con Bollino per Arcidiacono e Marchese, Di Grazia e Ze’ Turbo per Tedeschi, Mazzarani e Ripa. Lucarelli passa così al 4-2-4, con una linea avanzata in cui Russotto e Di Grazia supportano Curiale e Ze Turbo. Questa sera, però, nessuna alchimia può sovvertire il risultato, come invece era successo ad agosto in Coppa italia: al 19′ Aya impegna Narciso di testa, poi su azione di contropiede la Leonzio raddoppia. Bollino è lesto a ribadire in rete una respinta corta di Pisseri su conclusione di Gammone, arrivata dopo una travolgente ripartenza: una rete che è l’emblema esatto del Catania odierno, lento e impacciato. I rossazzurri si spengono completamente: Rigoli segue i suoi come un’ombra, Lucarelli è pensieroso a bordo campo.
Il lampo di Bogdan, arrivato su calcio d’angolo, è tardivo: nel convulso finale anche Bucolo, reo di aver spinto un avversario, viene espulso. Un Catania confusionario, incapace di reagire, di arrivare sul fondo e crossare e di imbastire alcuna azione pericolosa si arrende a una splendida Sicula Leonzio: Rigoli fa il suo capolavoro e i bianconeri conquistano tre punti vitali in zona salvezza. Brutto stop per i rossazzurri, senza idee e mordente: il Lecce, corsaro a Matera, si allontana a +4.
Tabellino:
Catania-Sicula Leonzio 1-2: 33′ Squillace; 64′ Gammone; Bogdan 83′
Catania (3-5-2): Pisseri; Aya, Tedeschi (Marchese), Bogdan; Esposito, Mazzarani (Di Grazia), Lodi, Biagianti (Bucolo), Djordjevic (Russotto); Ripa (Ze Turbo), Curiale. Allenatore: Cristiano Lucarelli
Sicula Leonzio (3-5-1-1): Narciso; Gianola, Camilleri, Aquilanti; De Rossi, Gammone (Pollace), Esposito, D’Angelo, Squillace; Marano (Ferreira), Arcidiacono. Allenatore: Pino Rigoli
Arbitro: Viotti di Tivoli
Ammoniti: Djordjevic, De Rossi, Tedeschi, D’Angelo. Espulso: Bucolo