«Ci sentiamo lasciati soli dalle istituzioni». Una frase colma di rabbia quella pronunciata dalla cooperativa di comunità Trame di Quartiere, facendo riferimento a quanto accaduto stamattina a Catania. Nel quartiere San Berillo, al civico 40 di via Pistone, stamattina si è verificato un incendio all’interno di un’abitazione. Nel rogo, una donna è rimasta ferita, si tratta di una 43enne di origine straniera che abitava in quella casa.
«Una tragedia sfiorata – raccontano dalla cooperativa che da anni si occupa del quartiere etneo – Un incendio è divampato in un basso dove una ragazza rimane dentro intrappolata. La porta di ferro è chiusa e non si riesce a trovare le chiavi per aprire. Si attivano tutti per provare a sfondare la porta». Una situazione che va avanti per minuti che sembrano lunghissimi in attesa che arrivino i vigili del fuoco e gli operatori sanitari dell’ambulanza. «Fortunatamente un gruppo di ragazzi riesce a sfondare la porta e a tirare fuori la ragazza, a costo di mettere a repentaglio la propria vita».
Secondo quanto emerso finora, la donna è rimasta ustionata durante l’incendio – le cui cause sono ancora in fase di accertamento – ed è stata trasportata al Pronto soccorso dell’ospedale Cannizzaro di Catania in gravi condizioni. «Il dispiacere è tanto, ma ancora di più sale la rabbia», commentano da Trame di Quartiere. Nel quartiere, da anni ormai, lavora la cooperativa sociale di comunità Trame di quartiere con attività socio-educative, economiche e imprenditoriali, di istruzione e formazione professionale e di recupero di spazi per la comunità. «Quegli abitanti che la narrazione comune vuole fuori dal quartiere – aggiungono da Trame di Quartiere – sono gli stessi che oggi hanno fatto di tutto per salvare la vita di una persona. Ci sentiamo lasciati soli dalle istituzioni – denunciano – ma non dalla comunità di persone che vuole abitare insieme questo quartiere».
«Dobbiamo ancora sentirci dire che a San Berillo serve rifare strade e panchine con i progetti previsti dai Piani urbani integrati del Pnrr? Dobbiamo ancora assistere a interventi che si limitano a retate della polizia? Dobbiamo ancora sentire che il problema sono gli stranieri che abitano il quartiere?». Sono le domande che si pone chi da anni, ogni giorno, opera a San Berillo con attività socio-educative, economiche e imprenditoriali, di istruzione e formazione professionale e di recupero di spazi per la comunità. «Perché non parliamo invece – aggiungono da Trame di Quartiere – di interi edifici di proprietari (tra cui anche società) che da decenni hanno abbandonato gli immobili? Perché non c’è nessuna azione che mira a ripulire questi immobili colmi di rifiuti e metterli in sicurezza? Perché non c’è nessuna azione che restituisca dignità alle persone costrette a vivere in condizioni precarie igieniche e di sicurezza?».
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