Catania, Rizzo e Caccavallo presentati ufficialmente Lo Monaco: «Semenzato e Djordjevic andranno via»

«Non lasceremo nulla di intentato per arrivare al nostro obiettivo. Giuseppe Rizzo e Giuseppe Caccavallo sono due giocatori che mancavano alla nostra rosa e che possono dare una ulteriore spinta a un organico che già di per sé ritengo sia di primissimo livello, non soltanto per questa categoria». Queste le parole d’esordio dell’amministratore delegato del Catania Pietro Lo Monaco che, davanti ai giornalisti, ha introdotto i due arrivi che, finora, hanno caratterizzato il mercato invernale della società rossazzurra: Rizzo, mezzala proveniente dalla Salernitana, andrà a rafforzare la linea mediana etnea, mentre Caccavallo, esterno d’attacco, va a rimpolpare un reparto offensivo che per qualche tempo sarà orfano di Andrea Russotto, vittima di una distrazione muscolare di primo grado che lo obbligherà a uno stop di almeno 15 giorni. «Aspettiamo questi due giocatori con grande ansia e curiosità – ha ribadito Lo Monaco – c’è la consapevolezza che possano dare qualcosa in più al gruppo». 

Caccavallo ribadisce ai microfoni come abbia già sfiorato il rossazzurro durante la sessione estiva del calciomercato. «Sono felice di ritrovarmi qui a Catania, ringrazio in particolar modo il direttore sportivo Argurio che ha creduto fortemente in me e mi ha dato la possibilità di venire a giocare in una piazza così importante. C’era già stato un approccio questa estate, ma a causa di situazioni familiari da risolvere – prosegue il calciatore ex Venezia – è saltato tutto». Sulla sua collocazione in campo, Caccavallo è chiaro: «Sono un esterno puro, posso giocare in un 4-3-3 nel tridente offensivo o nel 3-5-2 come esterno di destra, riesco a coprire entrambi i ruoli. Quando sto bene fisicamente, poi, posso tranquillamente coprire tutta la fascia». La maglia numero 24, che fu di Barrientos, ha un certo peso a Catania. «So di portare un numero speciale – ricorda Caccavallo – ma questa cosa non mi pesa, così come non mi è pesato giocare a Lecce. Posso dare tanto a questi colori: so di poter vincere e spero di farlo al più presto».

Rizzo ricorda, invece, come la trattativa per arrivare a Catania sia stata lunga. «Voglio ringraziare per questo sia Lo Monaco che Argurio, il percorso che mi ha portato qui è stato complicato». Rizzo ha esordito in Serie A nel 2012, a poco più di vent’anni, in un’esperienza nel massimo campionato rimasta isolata. «All’epoca ho cambiato procuratore, ho avuto problemi e poi sono tornato in B, a giocarmi lì le mie carte. Spero ancora di poter tornare in Serie A. Voglio fare sei mesi alla grande qui – ribadisce il calciatore – per rilanciarmi. Ho giocato fra l’altro in piazze importanti e dal pubblico caldo, come Perugia e Reggio Calabria: sono sicuro di non subire la possibile pressione del Massimino. Da siciliano – prosegue Rizzo – sono molto contento di vestire questa maglia»

Il mercato, ovviamente, tiene ancora banco e Pietro Lo Monaco fa il punto della situazione. «Saraniti (attaccante della Virtus Francavilla, vicino al Lecce, ndr) non l’abbiamo mai trattato né pensato. Abbiamo una batteria d’attacco di tutto rispetto: Ripa lo abbiamo atteso per tanto tempo, è un giocatore determinante in queste categorie. Al momento – ricorda il direttore – ci sono dei giocatori in sovrannumero. Semenzato andrà sicuramente in prestito, mentre Djordjevic sarà ceduto in via definitiva. Non è comunque da escludere che arrivino qui altri giocatori Under (nati dopo il 1 gennaio 1995)». Alla nostra domanda sulle difficoltà incontrate da Semenzato, poi, il direttore ha precisato la questione. «È un ottimo giocatore, in caso contrario non avrebbe richieste dalla B. Può capitare che una piazza risulti un po’ più difficile da digerire. La tifoseria vuole riappropriarsi di altri palcoscenici: questo comporta degli obblighi da parte degli atleti. I tifosi – ricorda Lo Monaco – hanno tappezzato la città di striscioni, ricordandoci la loro fame di vittoria. La squadra deve uniformarsi a questa voglia della città».


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