I rossazzurri iniziano al meglio il proprio percorso nei playoff volando ai quarti. Ottima partita di tutta la squadra, con i tre tenori dell'attacco in grande spolvero: spicca Sarno che, coi suoi lampi di classe, ha aperto lo show
Catania-Reggina 4-1, ecco chi sale e chi scende Per Di Piazza, Sarno e Marotta prestazione super
Il rientro di Sottil fa bene al Catania che, rivitalizzato e rinvigorito, fa un sol boccone della Reggina, continuando la propria corsa nei playoff. I rossazzurri si rendono protagonisti della miglior prova stagionale, mettendo in mostra tutto il proprio repertorio a livello offensivo. Sarno dietro le punte risulta essere un esperimento vincente: anche Di Piazza e Marotta profittano degli spazi liberati dal folletto napoletano, risultando entrambi letali sotto porta.
Top
Vincenzo Sarno: L’intuizione di Sottil risulta vincente. L’allenatore torinese, tornato a distanza di due mesi sulla panchina etnea, ritrova finalmente a disposizione un Sarno in forma e lo utilizza nel suo ruolo più confacente. Il trequartista ha licenza di spaziare lungo tutto il fronte offensivo, spaccando la difesa avversaria con la sua tecnica e le sue accelerazioni. Una di queste è decisiva per il vantaggio: il suo strappo sulla trequarti, condito da una grande conclusione dal limite, apre lo show del Catania nel primo tempo.
Top
Matteo Di Piazza: La cura Sottil fa il suo effetto anche su un Matteo Di Piazza mai così cinico e propositivo. Ottimi i duetti in punta di fioretto con Marotta, così come è importante la sua presenza in area di rigore per dare la giusta profondità alla squadra. Si fa trovare pronto in occasione della rete del 2-1, deviando verso la porta il cross di Marchese. È letale quando firma il 3-1, trafiggendo Conson con grande freddezza. Questo è il Di Piazza tanto atteso: un calciatore che può sempre fare la differenza.
Top
Alessandro Marotta: El Diablo Marotta, stavolta, unisce alla solita corsa e generosità anche tanta sostanza. Dialoga al meglio con Di Piazza, facendo il diavolo a quattro nel settore sinistro dell’attacco. Sbaglia un gol facile nella ripresa, ma si rifà con gli interessi in occasione del gol del definitivo poker. Il numero 9 etneo si fa trovare nel posto giusto al momento giusto, quando si tratta di deviare in rete l’assist al bacio di Curiale.
Flop
Tommaso Silvestri: In un trionfo del genere non è facile trovare qualche prestazione sotto tono. Tutti sopra la sufficienza, in casa Catania. Se volessimo, comunque, trovare il pelo nell’uovo, quest’ultimo è rintracciabile nella prestazione del difensore centrale, al rientro a causa della squalifica di Esposito. In occasione del temporaneo pareggio reggino, Silvestri si fa saltare di netto da Doumbia che, poi, mette in mezzo la palla deviata in rete da Salandria. Sembra un po’ più in difficoltà del solito, dominante Aya. In serate come questa, però, tutto viene perdonato.
Flop
Giovanni Marchese: Prestazione più che sufficiente anche per la bandiera Marchese. Il terzino sinistro nisseno, però, fa vedere le cose migliori in fase propulsiva: splendidi i suoi cross dalla corsia mancina. Uno di questi non viene tramutato per poco in rete da Marotta: il secondo, però, trova all’appuntamento Di Piazza per il 2-1. Qualche lacuna di troppo, invece, in fase difensiva. La rete del provvisorio 1-1 è causata anche da un suo errore di posizionamento: è lui che lascia libero Salandria di battere Pisseri.
Flop
Giuseppe Rizzo: Partita di buona sostanza per il numero 18 del Catania, chiamato a fare legna e corsa in mezzo al campo. Il centrocampista, ex della partita, sbaglia però un eccessivo numero di appoggi. In alcune occasioni è sembrato quasi preda della sua stessa frenesia: servirà più lucidità nelle fasi successive dei playoff, dove ogni errore può costare caro.