Vanessa non c’è più. O, forse, è solo da un’altra parte. In un luogo in cui niente più potrà spegnere la gioia del suo sorriso. Vanessa Giudice se n’è andata in punta di piedi. Soffrendo in silenzio e infondendo coraggio a chi le stava intorno. Una mamma premurosa, una moglie affettuosa, una figlia modello, un’amica come poche. Strappata troppo presto, da un male subdolo e beffardo, all’amore di quanti, oggi, non riescono a rassegnarsi.
Quarantanove anni, tre figli, una brillante carriera di ricercatrice e assistente universitaria alle spalle e tutta la vita davanti. Le parole che le ha dedicato su Facebook l’amico di gioventù ed ex sindaco di Catania, Salvo Pogliese, sono le stesse che da questa mattina ripete incredulo chiunque abbia incrociato il suo cammino in questa Terra. «Vanessa ci ha lasciati. Smette di soffrire, certo – si legge – ma è impossibile farsene una ragione, soprattutto quando conosci sin da ragazzino quel sorriso e quegli occhi vivi e magnetici. Vanessa era pura gioia di vivere, con quel suo modo inconfondibile di parlarti e vedere il mondo da eterna ragazzina. Una gioia che ha trasportato nella sua dimensione familiare, al fianco del marito e dei suoi splendidi figli, anche quando il male ha deciso di interrompere bruscamente questa felicità e devastarla fisicamente». All’omaggio di Pogliese si unisce quello dell’amico e assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo, Manlio Messina: «A Dio amica mia. Lasci un vuoto immenso. La tua gioia, il tuo sorriso, la tua voglia di vivere saranno sempre con noi. Ti porterò nel cuore… sempre! Che la terra ti sia lieve, tesoro».
Anche l’assessore allo Sport del Comune di Catania, Sergio Parisi, ha voluto ricordare Vanessa su Facebook. E lo ha fatto con un post in cui rievoca un’impresa sportiva di 30 anni fa che la vide, appena 19enne, tra i protagonisti. «1992 Polisportiva Mediterraneo, festa alla piscina della Plaia per la promozione in serie B, in porta Vanessa Giudice». Queste, invece, le parole di Enrico Trantino, attuale assessore comunale di Catania: «Ti svegli grintoso. La mattina è luminosa e non troppo calda. Ti affacci al lavoro e ricevi quella telefonata che rabbuia il cielo – si legge in un post su Facebook – E pensi a quell’estate lontana, a una settimana sulle Dolomiti con Salvo e Natalina, e “lei” che aveva tredici anni. A una bellissima ragazzina, che si fece donna, moglie e madre. E che adesso è partita; ma per non tornare più. E, come spesso accade in questi momenti, ti affatichi a cogliere il senso. Se mai uno ci sia».
Quanti lo vorranno potranno dare l’ultimo saluto a Vanessa Giudice domani alle 16.30 in Cattedrale, a Catania. Per volontà della famiglia, andrà alla Caritas Diocesana di Catania il ricavato delle offerte per il fiore che non marcisce. Nello stringerci intorno alle famiglie Giudice, Di Martino, Costa e D’Angelo, al nostro collega, Antonio Costa, vanno le più sentite condoglianze da parte del Gruppo Rmb per la perdita dell’amata cugina.
Iban: IT78Z0623016907000015020733 intestato a Chiesa Cattedrale di Catania
Causale: Fiore che non marcisce in memoria di Vanessa Giudice pro Caritas Diocesana – Catania
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