Tre in carcere, uno ai domiciliari, per un altro l’obbligo di dimora e quello di firma. Sono questi i provvedimenti del giudice per le indagini preliminari (gip) di Catania nei confronti di cinque indagati, dopo l’interrogatorio di garanzia richiesto dalla procura. Il contesto è quello dell’operazione antidroga El Loco, che a fine settembre scorso ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di nove presunti appartenenti a due diverse associazioni criminali, che avrebbero gestito un vasto traffico di droga. Nell’operazione erano state coinvolte anche altre 12 persone. In quell’occasione ci fu anche il sequestro di beni e di disponibilità finanziarie per un valore di quasi mezzo milione di euro a Catania e nelle province di Oristano (Sardegna) e Udine (Friuli Venezia Giulia). I reati ipotizzati, a vario titolo, sono: produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti, aggravati – per tre indagati – dalla «transnazionalità della condotta delittuosa», cioè dal fatto che abbiano trafficato la droga da uno Stato a un altro.
Il nuovo provvedimento del gip prevede la custodia cautelare in carcere per Carmelo Orazio Isaia (36 anni), Rosario Platania (37) e Michele Ierna (24), gli arresti domiciliari per Giuseppe Vinciguerra (25), mentre per Giuseppe Leonardi l’obbligo di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria (il cosiddetto obbligo di firma). Secondo la ricostruzione della procura, Vinciguerra avrebbe partecipato come investitore alla spedizione dalla Spagna di un carico di 80 chili di droga e ne avrebbe ordinata una parte per venderla. Isaia e Platania, invece, avrebbero provveduto a trasportare da Catania a Siracusa circa mezzo chilo di cocaina per poi cederla a un acquirente, salvo provvedere successivamente alla sostituzione con una pari quantità di droga per delle lamentele ricevute sulla qualità dello stupefacente.
Ierna e Leonardi avrebbero effettuato un trasporto dalla Spagna di circa sei chili di marijuana e di cinque chili di hashish. Nel complesso, l’operazione ha riguardato 21 indagati, di cui 14 destinatari di provvedimenti cautelari personali (12 in carcere, 1 agli arresti domiciliari e 1 obbligo di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria). È stato inoltre eseguito il sequestro preventivo di disponibilità finanziarie e di altre utilità nella disponibilità e di proprietà dei principali soggetti coinvolti fino a 485mila euro, cifra che corrisponde al profitto derivante dal traffico di sostanze stupefacenti
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