Tre pareggi, due sconfitte, tre punti in classifica. Eppure nella trasferta di ieri a Crotone, sembrava che il Catania potesse finalmente ottenere ben più del 1 a 1 finale. Il tecnico Giuseppe Sannino sembra però sereno: «Non posso guardare solo al risultato di fronte alla prestazione», afferma
Catania, delusione a un minuto dalla fine Sannino: «Ma ora ci muoviamo da squadra»
Al novantesimo della gara contro il Crotone, nulla mancava per festeggiare la prima vittoria, i primi tre punti, la prima gioia della stagione, magari la prima di tante. Solo altri due minuti. Il volto di Giuseppe Sannino, lallenatore del Catania, racconta tutta la difficoltà di accettare quella sentenza arrivata su rigore, dopo il primo tempo dominato, il vantaggio, il palo colto da Calaiò ed il controllo imposto sullavversario, per quanto pressante, nel corso dellintero secondo tempo.
Lo sguardo è inaspettatamente disteso, e non rassegnato: «Non posso guardare solo al risultato di fronte alla prestazione che i miei ragazzi hanno offerto questoggi. Mi spiace, soprattutto per loro, che il lavoro svolto finora non abbia portato la vittoria. Sarebbe stata tanto meritata quanto importante per trovare le certezze che ci servono e ci serviranno per poterci dimostrare coi fatti protagonisti di questo campionato». Da cosa prendere spunto per perder slancio: «Siamo migliorati e parecchio rispetto anche solo a due giorni fa, alla gara contro il Modena. Lo sapete, mancano giocatori e manca pure il tempo per lavorare tutti insieme. Però, a Crotone ho visto finalmente un gruppo che si muove da squadra, predisposto al sacrificio e che lotta per un obiettivo comune».
Ma cè da migliorare: «Evidente. Questi non sono i risultati che voglio io, né quelli che vogliono i tifosi. Ma lo ripeto, non sono un mago, sono un allenatore. La prestazione offerta contro il Crotone deve rassicurarci per i progressi maturati e stimolarci per gli ampi margini di crescita mostrati. In questo processo di crescita, se dico grazie ai tifosi che ci hanno seguito fin qui chiedo anche loro di star vicini a questi ragazzi che dimostrano quanto ferma sia la loro volontà di uscire da questa situazione e ritornar protagonisti». Avete recuperato Almiron: «Ha dato la disponibilità a giocare, impiegarlo era un rischio ma dobbiamo anche capire chi può e vuol star al nostro fianco in questa impresa». Peccato per Garufi: «Non va colpevolizzato. Come non va esaltata troppo la prestazione di Jankovic, allesordio. Sono giovani, vanno valutati su più partite». Domenica al Massimino arriverà il Pescara: «In questo momento, fatto di tre partite in una settimana, il nostro obiettivo deve esser quello di non perdere quando non riusciamo a vincere. Serve continuità, serve anche la prima vittoria. Deve arrivare il prima possibile». Così sia! Così sarà?