Dopo lo sgombero del consultorio, avvenuto i primi di dicembre, e le numerose manifestazioni seguitegli, si era svolto un primo incontro, il 27 dicembre, tra le volontarie e il sindaco di Catania Enrico Trantino. In quell’occasione il primo cittadino si era impegnato a verificare la possibilità di mettere a disposizione del consultorio Mi Cuerpo es […]
Catania: consultorio sgomberato, ancora nessuna soluzione. Oggi tavola rotonda su città transfemminista
Dopo lo sgombero del consultorio, avvenuto i primi di dicembre, e le numerose manifestazioni seguitegli, si era svolto un primo incontro, il 27 dicembre, tra le volontarie e il sindaco di Catania Enrico Trantino. In quell’occasione il primo cittadino si era impegnato a verificare la possibilità di mettere a disposizione del consultorio Mi Cuerpo es Mio parte dei locali di via Gallo e via Sant’Elena, ma l’incontro previsto per questa settimana, in cui si sarebbe dovuti passare a una fase operativa è slittato a data da destinarsi. Non trova ancora una soluzione, quindi, la vicenda che, diventata caso nazionale, ha riguardato la brusca chiusura del consultorio, presidio sanitario gratuito e punto di contrasto alla violenza sulle donne, proprio nel giorno dei funerali di Giulia Cecchettin.
«Siamo deluse ma non sorprese da quest’assenza di una data certa per l’incontro» dichiara Lara Torrisi del consultorio, «per noi si tratta di una riconferma che il sindaco non ha preso seriamente l’urgenza di questa situazione, che non riguarda solo il consultorio ma tutta la città di Catania. Ma noi non abbiamo intenzione di mollare e abbiamo convocato per sabato 20 gennaio alle 18 un’assemblea cittadina pubblica a cui invitiamo tutte e tutti per decidere insieme come proseguire questa lotta». Intanto oggi pomeriggio alle 16.30, nell’aula 67 del Monastero dei Benedettini, si svolgerà una tavola rotonda sulla città transfemminista a cui parteciperà l’Associazione Thamaia, Claudia Campese, direttrice del quotidiano regionale online Meridionews, l’Unione Sindacale di Base e Non una di Meno per parlare di prevenzione alla violenza di genere e dell’esigenza che Catania ha di spazi di autodeterminazione per le donne.