«Abbiamo deciso di avviare questo percorso e sottoscrivere un documento per impegnarci a trovare uno spazio al consultorio». Così Manuela Lupica, di Officine Culturali, tra le realtà coinvolte all’incontro degli scorsi giorni, rende chiaro l’intento dal basso di associazioni e singoli cittadini di trovare una casa all’esperienza del consultorio autogestito Mi cuerpo es mio, interrotta […]
A Catania si fa rete per il consultorio autogestito sgomberato nel 2023: «La violenza di genere è un problema collettivo»
«Abbiamo deciso di avviare questo percorso e sottoscrivere un documento per impegnarci a trovare uno spazio al consultorio». Così Manuela Lupica, di Officine Culturali, tra le realtà coinvolte all’incontro degli scorsi giorni, rende chiaro l’intento dal basso di associazioni e singoli cittadini di trovare una casa all’esperienza del consultorio autogestito Mi cuerpo es mio, interrotta a Catania con lo sgombero di dicembre 2023. Perché «la violenza di genere è un problema collettivo, così come la mancanza di spazi adeguati a fronteggiarla – continua – Per questo vogliamo inoltre, confrontarci con l’amministrazione e gli enti territoriali, in maniera collegiale». Un incontro, quello con l’amministrazione guidata dal sindaco Enrico Trantino, più volte rimandato.
«Nello specifico, abbiamo individuato come adeguati e in potenza operativi in tempi celeri, degli spazi di proprietà dell’azienda ospedaliera Policlinico di Catania e della Regione Sicilia – aggiunge Dorotea Coco, dell’associazione Prendiamoci Cura – I beni immobili in disuso o sottoutilizzati senza alcuna progettualità sono tantissimi, e pensiamo sia fondamentale non sprecare il patrimonio pubblico già a disposizione e renderlo fruibile alla città secondo i suoi bisogni». Chiamando così al confronto gli enti responsabili di questo patrimonio, chiedendo una risposta su un possibile incontro entro il 31 maggio. A quasi un anno e mezzo dallo sgombero. «Non ci siamo arrese, ma non nascondiamo che continuare senza uno spazio è molto difficile», spiega Rosy Spataro, ostetrica volontaria del consultorio.
Presenti come firmatari e aderenti al protocollo di intesa: Arcigay Catania, cooperativa Prospettiva, associazione Si Resti Arrinesci, Lhive – Diritti e Prevenzione, Officine Culturali, Prendiamoci Cura aps, le volontarie del consultorio autogestito Mi Cuerpo Es Mio, docenti dell’Università di Catania e altre professioniste del mondo dell’editoria, della formazione e dello spettacolo.