Gli etnei perdono per 2-1 il derby di Sicilia contro gli agrigentini in una gara in cui l'unica sufficienza è quella del portiere Pisseri. L'estremo difensore paga le leggerezze di un reparto arretrato apparso troppo passivo. Scoppa tra i peggiori in campo. Incolore anche la prova del capitano Biagianti e di Gil
Catania-Akragas, le pagelle dopo la sconfitta Pino Rigoli: «I rossazzurri poco determinati»
Il Catania capitola ancora una volta fuori dalle mura amiche dello stadio Angelo Massimino. I rossazzurri sono apparsi poco determinati lasciando troppi spazi ai padroni di casa che hanno ribaltato le sorti del match dallo 0 a 1 fino alla vittoria finale per 2-1. A fine gara l’allenatore degli etnei Pino Rigoli ha sottolineato: «Dovevamo essere più determinati sotto porta specialmente nei minuti finali. Abbiamo dato poco sotto l’aspetto mentale, non so se si tratti di problemi di concentrazione o se l’avere giocato appena quattro giorni fa abbia potuto incidere sul rendimento. Non siamo stati determinati come volevamo».
Pisseri 6: Fa la guardia alla propria porta come sempre nei limiti del possibile. Incassa due gol, il primo è un gran tiro dai 35 metri difficilmente parabile, il secondo un calcio di rigore tirato con forza e precisione da Salvemini. Nessun miracolo in un match disputato troppo passivamente dai compagni di reparto.
Gil 4,5: Disordinato e disorientato non riesce a marcare i giocatori agrigentini come ha abituato ultimamente. Frana addosso alla punta agrigentina causando il rigore del 2 a 1 per i padroni di casa. Spaesato.
Bergamelli 5: Anche per il leader della retroguardia etnea partita incolore. In ritardo su qualche anticipo commette qualche fallo di troppo. Impreciso e con poca personalità.
Marchese 5,5: Soffre il pressing dei giocatori agrigentini e mostra qualche difficoltà nel marcare Salvemini, l’uomo più pericoloso dell’Akragas.
Parisi 5: Si limita a marcare gli avversari senza dare alcun apporto in fase di costruzione. Poco propositivo non riesce a fraseggiare con i centrocampisti soffrendo il pressing della squadra di casa.
Di Grazia 5: Il baby gioiello di casa Catania appare smarrito come del resto i suoi compagni di squadra. Tiene troppo il pallone rallentando il gioco ed è impreciso negli assist verso le punte.
Biagianti 5: Il capitano affonda insieme alla nave. Partita opaca anche per il mediano etneo apparso in ritardo di condizione. Poca intensità, suo il pallone perso a centrocampo da cui è scaturita la rete del pareggio.
Scoppa 4: Poco più che qualche sterile passaggio in mediana senza mandare in porta i compagni di squadra. Troppo poco in fase d’impostazione men che meno in fase di contenimento.
Mazzarani 5: Trasforma il penalty del momentaneo vantaggio etneo, ma si spegne insieme ai compagni di squadra. Nel finale spreca il rigore del possibile pareggio.
Tavares 5: Praticamente fuori dal match per larghi tratti della partita, non riceve palloni giocabili e fa fatica a far salire la squadra. Anche per lui prestazione insufficiente.
Pozzebon 5: La fisicità del centravanti etneo non basta a impensierire la retroguardia agrigentina. Pochi i palloni giocabili e l’atteggiamento passivo della squadra non agevola la sua prestazione.
Pino Rigoli (allenatore) 4: La squadra appare senza idee e senza gioco. Il bel Catania visto contro il Matera è solo un lontano miraggio. Scelte tattiche infelici e squadra senza intensità. Per lottare fino in fondo ai playoff serve cambiare ruolino di marcia in trasferta.