Castiglione, arrestato dirigente assenteista L’accusato: «Qualcuno vuole farmi fuori»

Stamattina è tornato a lavoro, dopo essere stato arrestato per truffa aggravata e falso ideologico ai danni dello Stato. Perché lui, secondo la guardia di finanza di Catania, in ufficio non si faceva vedere che per timbrare il cartellino all’orario di ingresso a lavoro e ritimbrarlo all’orario di uscita. Per tutto il resto del tempo, Pietro Scavo, 60 anni, capo dell’ufficio tecnico del Comune di Castiglione di Sicilia, stava in giro, «magari facendo la spesa», dicono le Fiamme gialle. L’hanno pedinato, filmato con delle telecamere, fotografato, e alla fine, giovedì scorso, l’hanno  fermato a casa sua, a Mascali, mentre avrebbe dovuto essere in ufficio.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=ud0bhcbA1CI[/youtube]

«Sono l’unico dirigente degli uffici tecnici, mi occupo di tutto: urbanistica, lavori pubblici, ecologia, protezione civile, verde pubblico e pure cimiteri», afferma Scavo, proprio dall’ufficio all’interno del quale, per tutta la durata delle indagini, avrebbe passato troppo meno tempo rispetto al dovuto. «Ma nessuno racconta che il Comune mi deve 250 giorni di ferie e che negli ultimi due anni non mi sono assentato nemmeno per un giorno di malattia», si accalora. Certo, un record così timbrando il tesserino e dandosela a gambe non è difficile da ottenere, «Peccato che io sia un dirigente – si difende – e non ho nessun tesserino da timbrare». Le accuse che gli contestano, «non stanno né in cielo né in terra». A dimostrarlo, secondo lui, l’ordinanza di scarcerazione emessa dal giudice per le indagini preliminari dopo averlo sentito. Ma il procuratore etneo Alessandra Tasciotti, che da novembre segue il caso di Scavo, precisa: «L’arresto è stato convalidato, solo che l’uomo non deve scontarlo in prigione». In più, ha l’obbligo di firma ogni giorno alle 18. E il procedimento, se andasse avanti, porterebbe il dipendente comunale sotto processo. A causa di quell’assenteismo che la Guardia di Finanza avrebbe provato con i suoi pedinamenti, partiti tra ottobre e novembre 2011 e finiti nei giorni scorsi.

«Stanno tentando di farmi fuori», sostiene l’accusato. «Un mese e mezzo fa mi hanno aggredito in mezzo alla strada – racconta – venti giorni dopo hanno bruciato l’auto di mia moglie nel garage condominiale». «Abbiamo cominciato a indagare dopo alcune segnalazioni», ammette Tasciotti. «È l’ennesima intimidazione: ho fatto un’ordinanza di demolizione nei confronti di un parco fotovoltaico abusivo grande 12mila metri quadrati, del valore di 20 milioni di euro, più i due milioni di contribuiti statali annui». Pietro Scavo è convinto di aver toccato interessi troppo grossi, «e adesso me la stanno facendo pagare». La storia delle minacce e della demolizione, però, né procura né guardia di finanza sanno che esista. Per loro il punto è uno: «A lavorare non ci andava, pur percependo lo stipendio dalla pubblica amministrazione». Preferiva stare tra le mura domestiche piuttosto che tra quelle dell’ufficio. Dev’essere per questo che all’operazione che ha portato al suo arresto gli inquirenti hanno dato il nome di «Casa dolce casa».

[Foto di Matteo Paciotti]


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Giovedì scorso è finito dietro le sbarre: la guardia di finanza lo ha fermato a casa sua, a Mascali, mentre avrebbe dovuto essere a lavoro. Pietro Scavo, capo dell'ufficio tecnico del Comune di Castiglione di Sicilia è accusato di truffa aggravata e falso ideologico ai danni dello Stato. Da ottobre gli inquirenti lo seguivano mentre andava ovunque tranne che in ufficio. Ma lui si difende: «Ho toccato grossi interessi, è l'ennesima intimidazione»

Giovedì scorso è finito dietro le sbarre: la guardia di finanza lo ha fermato a casa sua, a Mascali, mentre avrebbe dovuto essere a lavoro. Pietro Scavo, capo dell'ufficio tecnico del Comune di Castiglione di Sicilia è accusato di truffa aggravata e falso ideologico ai danni dello Stato. Da ottobre gli inquirenti lo seguivano mentre andava ovunque tranne che in ufficio. Ma lui si difende: «Ho toccato grossi interessi, è l'ennesima intimidazione»

Giovedì scorso è finito dietro le sbarre: la guardia di finanza lo ha fermato a casa sua, a Mascali, mentre avrebbe dovuto essere a lavoro. Pietro Scavo, capo dell'ufficio tecnico del Comune di Castiglione di Sicilia è accusato di truffa aggravata e falso ideologico ai danni dello Stato. Da ottobre gli inquirenti lo seguivano mentre andava ovunque tranne che in ufficio. Ma lui si difende: «Ho toccato grossi interessi, è l'ennesima intimidazione»

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]