Gli ex sindaci di Casteldaccia, come altri colleghi della Regione, non avrebbero rispettato l’iter amministrativo in materia di abusivismo edilizio che prevede quattro passaggi. L’ingiunzione a demolire (che deve essere eseguita dagli autori dell’abuso entro 90 giorni); l’acquisizione gratuita per legge al patrimonio immobiliare (in caso di mancata demolizione); l’accertamento formale dell’inottemperanza all’ordine di demolizione […]
Casteldaccia, citati ex sindaci: non fermarono abusivismo
Gli ex sindaci di Casteldaccia, come altri colleghi della Regione, non avrebbero rispettato l’iter amministrativo in materia di abusivismo edilizio che prevede quattro passaggi. L’ingiunzione a demolire (che deve essere eseguita dagli autori dell’abuso entro 90 giorni); l’acquisizione gratuita per legge al patrimonio immobiliare (in caso di mancata demolizione); l’accertamento formale dell’inottemperanza all’ordine di demolizione e la relativa notifica all’interessato; l’immissione in possesso e la trascrizione nei registri immobiliari a favore del Comune.
«L’immobile abusivo se non demolito nei termini previsti, viene acquisito al patrimonio del Comune – dice la guardia di finanza – per essere rimosso dallo stesso ente locale, a spese dell’autore delle opere abusive. Solo nel caso in cui il Comune dichiari la sussistenza di superiori interessi pubblici al mantenimento dell’integrità dei beni immobili, questi ultimi non vengono demoliti e sono destinati al soddisfacimento dei predetti interessi». Secondo le indagini della guardia di finanza le case costruite senza autorizzazione sarebbero rimaste nella disponibilità di quanti hanno commesso gli abusi senza versare un solo euro alle casse del Comune.
(fonte: Ansa)