Nei giorni scorsi il sindaco di Catania Enzo Bianco aveva sollecitato un intervento del governo per contrastare con maggiore efficacia lo stato di emergenza legato agli sbarchi inarrestabili di migranti sulla coste della Sicilia orientale. Una presa di posizione che si è concretizzata oggi pomeriggio, nell’incontro tenutosi a Roma tra il primo cittadino di Catania, il presidente dell’Anci, Piero Fassino, e il ministro dellInterno Angelino Alfano.
«Abbiamo rappresentato al Ministro – ha dichiarato Bianco – tutta la drammaticità della situazione, sottolineando il fatto che una manciata di Comuni siciliani, lasciati completamente soli, è costretta ad affrontare il 95% degli sbarchi, unemergenza umanitaria il cui costo, non solo in termini economici, dovrebbe essere sostenuto dallintera Unione europea». In serata, intorno alle 19, sono arrivati altri 104 migranti nel porto etneo, portati da una nave inglese. E dallo Stato Maggiore dell’esercito il comandante Giuseppe De Giorgi annuncia: «Otto nostri militari sono positivi al test sulla tubercolosi».
«Ho chiesto dunque ha aggiunto il sindaco di Catania – un vertice che si svolga in Sicilia orientale per toccare con mano la gravità della situazione e un immediato potenziamento delle strutture dello Stato nelle nostre zone. A noi non interessa tanto una dichiarazione formale dello stato d’emergenza, quanto misure concrete che l’Italia prima di tutto e poi l’Europa devono prendere per affrontare l’arrivo annunciato di centinaia di migliaia di disperati. Occorrono uomini e mezzi in quella Sicilia che rappresenta il confine dellEuropa. E lassenza dellUnione europea risulta inaccettabile».
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