Case a un euro e iniziative per studenti e commercianti La soluzione di Salemi per il rilancio del centro storico

«Ci prepariamo per una ripresa che guardi in prospettiva e al futuro di chi decide di rimanere». Domenico Venuti, sindaco di Salemi, già pone lo sguardo al post pandemia da Covid-19. Con la sua giunta, che guida per la seconda volta consecutiva dal 2014, adesso si dice pronto a rilanciare il centro storico che – oltre alla pandemia – dal disastroso terremoto del Belice del 1968 fa i conti le modifiche urbanistiche che hanno comportato lo spopolamento del centro storico. E per questo Venuti ha rilanciato l’idea già stata proposta da Vittorio Sgarbi: ovvero, vendere le case abbandonate del centro storico a partire dal prezzo di un euro. Nel 2008, infatti, il famoso critico d’arte è stato eletto sindaco di quello che è stato definito uno dei borghi più belli d’Italia, proprio per le varie influenze lasciate dai popoli che nel corso dei secoli lo hanno abitato. Durante la sua esperienza alla guida di Salemi, Sgarbi propose questa soluzione. Che, adesso, potrebbe essere concretizzata. «Si tratta di 36 immobili che negli anni sono passati al Comune dopo il disastroso evento del 1968 – spiega Venuti – Alcuni immobili sono da rifinire e altri da restaurare. Ci sono pure aree edificabili. Volevamo lanciare questa iniziativa già l’anno scorso, ma con la pandemia abbiamo dovuto posticipare».

Il bando per poter partecipare all’acquisto degli immobili è partito lo scorso venerdì 16 aprile. Chiunque vorrà partecipare, potrà inviare la propria offerta agli uffici comunali attraverso una raccomandata. La scadenza è fissata per il 31 di agosto, dopo il quale l’amministrazione aprirà le buste e assegnerà l’edificio al miglior offerente. «Tutto sarà fatto tramite un’asta bandita dal Comune – specifica il sindaco – Già abbiamo ricevuto più di duemila richieste di informazioni, anche da parte di cittadini provenienti da diverse parti d’Europa, oltre che sudamericani». Per interessati e curiosi è stato messo a disposizione il sito web 1eurohome.it, dove è possibile vedere la vetrina con tutti i 36 edifici e avere tutte le informazioni utili sul bando.

Il progetto di rigenerazione dell’antico assetto urbano è stato anche oggetto di diversi studi universitari, proprio alla luce dei processi storici e morfologici che nel tempo lo hanno interessato. Dal 2018 è sotto la lente di ingrandimento del Politecnico di Milano e dello Iuav di Venezia, mentre nel 2019 il vecchio patrimonio architettonico è stato oggetto di analisi degli studenti di Architettura del Politecnico di Torino. Tra i tanti elaborati, lo studio di fattibilità per la ripartenza del borgo intitolato Riabilitiamo Alicia è stato promosso e sponsorizzato da Fondazione Sicilia. Fino a due anni fa Salemi è stata anche una casa per gli studenti universitari. «Abbiamo ospitato circa 80 studenti – racconta Venuti – Alcune famiglie si sono anche rese disponibili anche ad accoglierli in casa mentre i ragazzi conducevano lo studio. Saremo pronti a rifarlo e ad accogliere, quando sarà possibile, chiunque voglia venire a visitare il centro storico». Una larga iniziativa, dunque, che oltre ad attrarre potenziali turisti possa fare della città, elevata a prima capitale da Garibaldi, la meta per tanti esperti e appassionati di arte e architettura.

Il pensiero dell’amministrazione va anche ai commercianti. Per questo motivo sono stati messi a disposizione poco più di 100mila euro a beneficio delle attività. «Non possiamo cercare di riattivare il circuito di tutto il patrimonio del centro storico se non pensiamo a coloro che hanno un negozio – fa notare Venuti – Questa somma non è elevatissima, ma permetterà a chi vuole ripartire di poter effettuare dei piccoli lavori o fare qualche acquisto per i propri locali». Sono state 17 le domande dei commercianti considerate idonee a ricevere i sussidi. «La prossima settimana – conclude il sindaco – Saranno erogate le somme».


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