Casa della Mercede, i cittadini chiedono la chiusura «Disagio totale». Presidente: «Forme di intolleranza»

«Chiudere le porte a chi ha bisogno è inaccettabile, ma l’accoglienza e la solidarietà vanno fatte nel modo giusto». È questo il pensiero di alcuni residenti che lamentano i disagi che ruoterebbero attorno a Casa della Mercede, l’associazione dei Cavalieri della Mercede che ha sede in via Francesco Crispi all’angolo con via Antonino di Sangiuliano. Una struttura che offre alle persone bisognose diversi servizi, tra cui l’utilizzo di una sala di accoglienza Mario e Franca Bruno aperta ogni giorno (fatta esclusione per la domenica), dalle 9 fino alla sera, in cui sono a disposizione un tavolo, due panche, delle prese elettriche e i servizi igienici con carta, shampoo, saponi e rasoi.

«Il problema principale è che nella sala non c’è nessuno del personale che controlli, che organizzi o che gestisca – lamenta un cittadino del quartiere – Questo, purtroppo, lascia spazio alla frequentazione di persone che la utilizzano per fumare o bere. Spesso nascono liti anche furibonde per questioni banali come chi deve caricare il cellulare o fare la doccia per primo. Le porte rotte – aggiunge – contribuiscono a fare di questa sala un locale inadeguato ad accogliere quei ragazzi che ne hanno necessità. Inoltre, davanti alla porta sul marciapiede si accumulano vestiti rifiutati e bottiglie di birra vuote che rendono impossibile il passaggio». 

Come conferma a MeridioNews il presidente don Beniamino Sorbera de Corbera la sala è frequentata quasi esclusivamente da giovani migranti. «Le lamentele da parte dei residenti sono solo forme di intolleranza manifestate nei confronti degli stranieri da parte di persone che hanno una repulsione verso il colore della loro pelle». 

La struttura esiste ed è attiva da circa 15 anni «ed è utilizzata da migranti, di cui non teniamo i numeri e che non registriamo all’ingresso, che non hanno altri punti di riferimento che vanno e vengono quando ne hanno necessità per fare una doccia o ricaricare i cellulari, qualcuno si ripara lì quando piove. Dal giorno in cui siamo arrivati, dal palazzo si sono sempre lamentati», dice don Beniamino che però sostiene che ci siano due donne che gestiscono la sala. «Lucia e Fiorella sono lì ogni giorno, alle pareti ci sono i cartelli che vietano di fumare e bere all’interno anche se capita qualche volta che arrivino degli ospiti di passaggio, che comunque non bivaccano là, già ubriachi o drogati che non mandiamo via. È capitato – ammette – che ci fossero delle lite ma solitamente la situazione è tranquilla».

Un gruppo di residenti, negli anni, ha anche presentato degli esposti alla procura «perché – raccontano – qui la situazione è diventata ingestibile e insopportabile, di degrado totale. Per questo – concludono – nonostante siamo favorevoli alla solidarietà e alla beneficenza, chiediamo che quella sala venga chiusa perché non basta una porta aperta per creare uno spazio di accoglienza».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]