I documenti relativi a incentivi progettuali a favore di 56 dipendenti del Consorzio autostrade siciliane sono stati sequestrati dalla sezione operativa della Direzione distrettuale antimafia di Messina, coordinata dal centro operativo di Catania. I lavoratori sono stati già denunciati perché ritenuti responsabili di truffa e falso in danno del Cas.
Quello di oggi è un provvedimento in prosecuzione dell’operazione Tekno dello scorso novembre nella quale sono state notificate misure cautelari nei confronti di dieci tra imprenditori e funzionari ritenuti a vario titolo responsabili dei reati di corruzione, turbativa d’asta, istigazione alla corruzione. L’ultima notizia giudiziaria relativa al Cas risale a pochi giorni fa, quando alcuni lavori per la Messina-Palermo sono finiti nel mirino degli inquirenti: un imprenditore ha accusato di aver pagato il geometra Agostino Bernava, funzionario del Consorzio, in cambio dell’illecito affidamento di alcune opere. L’ammontare dell’appalto era di 400mila euro, tra manutenzione del verde, lotta al punteruolo rosso e manutenzione ordinaria. Bernava è stato rimesso in libertà proprio oggi.
Anche le ordinanze odierne sono state emesse dalla procura di Messina dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e dai sostituti Stefania La Rosa e Fabrizio Monaco.
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