Carrozze, il regolamento piace a tutti «Testo atteso da dieci anni, basta multe»

Confartigianato promuove il regolamento sulle carrozze ma lancia un avvertimento: basta con l’abusivismo. E i cocchieri promettono di fare la loro parte aprendo una nuova fase di dialogo con la Polizia Municipale, con cui in questi anni i rapporti sono stati piuttosto tesi, tra multe a raffica e proteste di piazza. Il provvedimento approvato la scorsa settimana dal Consiglio comunale, insomma, sembra mettere d’accordo tutti. 

«È fondamentale aver trasformato il servizio da autorimessa a servizio di piazza per i turisti. È stato così per decenni, fino all’epoca di mio padre, e non si capisce perchè era stato cambiato. Da dieci anni chiedevamo di tornare alle origini». Francesco Pecoraro, rappresentante degli gnuri che ha contribuito ai lavori della commissione Attività Produttive per la stesura del testo definitivo, spiega come in questi anni la convivenza con i vigili urbani sia stata turbolenta. «Loro facevano il loro lavoro, giustamente», ci tiene a sottolineare. Ma i cocchieri difficilmente aspettavano nella rimessa la chiamata di un cliente «e così ogni volta che sostavamo anche per pochi minuti in un’area non autorizzata scattava la multa. Purtroppo dovevamo pur lavorare. Non sapevamo come comportarci, soprattutto in merito alle soste temporanee. Abbiamo tutti una famiglia da mantenere».

Adesso le cose dovrebbero cambiare: «Abbiamo subito denunce perfino della Protezione animali ma noi per primi teniamo alla salute del cavallo e abbiamo preteso stalli protetti dal sole», spiega Pecoraro. Le licenze saranno in tutto 60, sufficienti a mettere in regola tutti i cocchieri attualmente in circolazione. «Ringrazio i consiglieri per la collaborazione durante quest’ultimo anno», conclude lo gnuri. Le aree di sosta saranno all’ombra e dotate di caditoie e fontanelle. Saranno collocate nelle aree più frequentate dai turisti, dal Teatro Massimo al Politeama a piazza Marina. «È l’occasione per mettere un punto – afferma il presidente di Confartigianato Nunzio Reina -, ponendo un freno all’abusivismo e garantendo al tempo stesso la possibilità di guadagnare. La prossima estate non voglio vedere in giro 70, 80 o 90 calessi ma solo quelli autorizzati da un’apposita licenza». 

Il leader degli artigiani non chiude alla possibilità di nuovi accorgimenti e non raccoglie le polemiche sull’ereditarietà della concessione: «Se è permesso ai tassisti, perchè non dovrebbero farlo anche i cocchieri?». Ai quali lancia un appello «al buon senso. È ora che mostrino il loro volto migliore. Non devono essere famosi per l’arroganza e l’insistenza o per i prezzi onerosi. Il Comune li metta nelle condizioni di lavorare ma loro dimostrino di poter essere un fiore all’occhiello di questa città». 


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