Intervista al leader della fabi siciliana dopo il congresso nazionale. Il 'ricordo' di alessandro profumo. E il lavoro a tutela dei lavoratori
Carmelo Raffa: “La vergogna del sistema bancario sono i redditi milionari dei manager”
INTERVISTA AL LEADER DELLA FABI SICILIANA DOPO IL CONGRESSO NAZIONALE. IL ‘RICORDO’ DI ALESSANDRO PROFUMO. E IL LAVORO A TUTELA DEI LAVORATORI
(In calce il video con l’intervento di Carmelo Raffa al congresos nazionale della FABI)
Con l’elezione di Lando Maria Sileoni alla massima carica si è concluso il XX Congresso Nazionale della Fabi, ai cui lavori hanno partecipato i massimi vertici dell’ABI e delle Banche che hanno dovuto rispondere, nei vari dibattiti organizzati, alle domande dei giornalisti e anche a quelle del Segretario Generale Sileoni e del Segretario Gen. Aggiunto Mauro Bossola.
Chiediamo a Carmelo Raffa, riconfermato nel Comitato Direttivo Centrale dell’Organizzazione più rappresentativa del settore credito se ci sono state novità di rilievo in merito alla composizione degli Organismi Nazionali. (SOTTO IL VIDEO DEL SUO INTERVENTO)
“Nel dichiararmi soddisfatto dell’andamento di tutti i lavori, compresa la fase finale delle votazioni e del relativo scrutinio che ha visto un voto plebiscitario per Lando Maria Sileoni che ha raccolto il 98,6% dei voti, ripeto quanto già ho dichiarato precedentemente a linkSicilia: Lando possiede tutte qualità e doti professionali per rappresentare eccellentemente la nostra Organizzazione. Non solo Palermo e non solo la Sicilia, ma tutta la FABI d’Italia, con voto segreto, gli ha riconosciuto la leadership del Congresso”.
Tra gli ospiti c’era anche Alessandro Profumo che giudizio da su questo Personaggio da Lei sempre criticato?
“Posso affermare di non aver cambiato giudizio sul suo operato arrogante in Unicredit, anche perché sono stato vittima, assieme a colleghi di altre sigle, di una sua interferenza impropria sui sindacati e sulle Persone che guidavano i Coordinamenti del Banco di Sicilia nel 2007. Mister arrogance non gradiva il nostro sostegno all’allora Presidente Salvatore Mancuso che aveva il torto di voler salvaguardare un po’ di autonomia per il Banco di Sicilia. L’intervento di Profumo sui sindacati provocò seri danni a colleghi appartenenti ai confederali mentre per me si trattò di una semplice puntura di insettino”.
Per quanto riguarda la gestione del Monte Paschi sembra che Profumo stia facendo il possibile per evitare il fallimento della banca. Nella gestione appare, poi, un soggetto che dialoga e rinunzia quindi all’arroganza.
“Sileoni, tra le domande, gli ha posto anche quella relativa alla super liquidazione di quaranta milioni di euro da parte di Unicredit. Profumo ha risposto che i 38 milioni ottenuti perché due sono stati dati in beneficenza, sono frutto di un precedente accordo che sanciva che in caso di licenziamento avrebbe avuto l’erogazione di una somma corrispondente a tre annualità. Con questa risposta constatiamo che l’Amministratore Delegato di Unicredit percepisce un milione l’anno di retribuzione più i benefit e ciò rappresenta una vergogna poiché nei continui piani industriali si tagliano posti di lavoro. La vergogna non è solo riferita ad Unicredit, ma a tutto il sistema del credito”.
Raffa, abbiamo visto il filmato del suo intervento al congresso su youtube e siamo rimasti stupiti del forte calore in sala che oltre ai numerosi applausi si nota alla fine una standing ovation finale. Ci può spiegare il perché?
“Nelle precedenti assisi e mi riferisco a parecchi anni di Consigli Nazionali, Congressi e Convegni i miei interventi sono stati seguiti ed applauditi in modo particolare dai delegati. Stavolta si è verificato il top! Ho parlato col cuore al cuore dei mille delegati presenti che alla fine mi hanno voluto omaggiare alzandosi all’impiedi e tipo allo stadio mi hanno applaudito ed hanno gridato: “Carmelo, Carmelo, Carmelo…”.
Ed ora passata la sbornia congressuale quali obiettivi si prefigge?
“Già da stamattina si riparte con incontri complessi in Sviluppo Italia Sicilia e di pomeriggio al Fondo Pensioni Sicilcassa. Nei prossimi giorni metterò a punto una proposta che partendo da Palermo crei le premesse per una già forte Fabi aperta a nuovi quadri sindacali giovani e donne che si possano occupare concretamente di dare la massima assistenza alle lavoratrici ed ai lavoratori”.
Raffa come mai ai vertici del Vostro sindacato ci sono poche donne?
“In passato ne abbiamo avuto tante anche al vertice massimo dell’organizzazione che si è manifestata una profonda delusione. Come dicevo, partendo da Palermo e da tutta la Sicilia, chiederemo alle donne di buona volontà di credere nel nuovo progetto Fabi e noi faremo la nostra parte coinvolgendole in apposite sessioni formative ed ai prossimi congressi ci faremo carico di favorire il loro ingresso nelle varie strutture”.
Impegno di Carmelo Raffa?
“Non solo mio ma di tutta la Fabi e non solo quindi quella palermitana e siciliana!”
E per i lavoratori?
“Sul piano nazionale nei prossimi giorni affronteremo i problemi relativi alla contrattazione nazionale. Sara presentata agli Organismi Nazionali la bozza di piattaforma rivendicativa e poi si andrà alle assemblee per sottoporla ai lavoratori. Dopodomani in Unicredit Group sarà presentato alle Organizzazioni Sindacali il piano industriale che secondo gli intendimenti aziendali prevederebbe ancora una volta lacrime e sangue. Ma questi messeri stiano attenti a tirare troppo la corda perché se si rompe avranno reazioni a catena. Noi siamo già pronti e non ci fermeremo..”.
Come intendete dare più assistenza ai lavoratori?
“Per quanto attiene alla tutela dei nostri assistiti stiamo facendo partire degli appositi team sulle varie problematiche. Ci occuperemo innanzitutto dell’escalation dei provvedimenti disciplinari che secondo noi sono mirate esclusivamente a tagli occupazionali. Al riguardo le Aziende stiano attente all’uso improprio perché anche noi potremo usare difese non convenzionali. Creeremo un osservatorio sul rispetto degli orari di lavoro e sul monitoraggio degli straordinari. Le Aziende stiano attente perché non permetteremo che si torni agli anni ’50 quando i lavoratori venivano costretti a rimanere in servizio per dodici ore al giorno e senza straordinari pagati. Ci occuperemo, infine di tutte le prevaricazioni a danno dei lavoratori con particolare riferimento alla libera fruizione delle ferie, delle festività soppresse,mobbing,etc. Un osservatorio particolare la Fabi Sicilia istituirà in tutte le Aziende per monitorare le scelte aziendali in merito agli avanzamenti di carriera ed incentivi ed al riguardo forniremo precise istruzioni ai nostri assistiti”.
L’INTERVENTO DI RAFFA AL CONGRESSO