I soldi ricavati dai colpi del gruppo criminale, riferiscono i carabinieri, sarebbero stati reinvestiti nel traffico di stupefacenti come hashish, marijuana e cocaina tra il capoluogo e le città di Partinico e Carini. Sono ancora in corso le ricerche di un altro complice, resosi irreperibile
Rapine, furti e spaccio nel Palermitano Sgominata una banda: sette arresti
I carabinieri della compagnia di Carini, supportati dal personale delle Compagnie di Palermo San Lorenzo, Partinico, Arona e Villanova D’Asti hanno eseguito, tra la Sicilia e Piemonte, sette provvedimenti restrittivi, emessi dal Gip del Tribunale di Palermo nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo ed in concorso, per i reati di rapina a mano armata, furto in abitazione, ricettazione, evasione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I colpi sono stati messi a segno tutti nel territorio di Carini e Villagrazia di Carini.
Le indagini sono iniziate nell’estate del 2014 (e finite nel 2015), a seguito di due rapine ai danni di un esercizio commerciale e di una farmacia di Carini. In entrambi i casi i malviventi avrebbero agito in gruppo ed armati di pistola, impossessandosi dell’incasso e di tabacchi. Dopo pochi mesi, sempre nel comune di Carini, lo stesso gruppo criminale avrebbe commesso un’altra rapina ai danni di una rivendita di tabacchi, agendo con le medesime modalità ed armati di un coltello.
Secondo quanto riferiscono i carabinieri nella banda non ci sarebbe stato un vero e proprio capo ma tutti avrebbero agito di comune accordo e in base ai colpi che decidevano di mettere a segno. Le persone colpite dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere sono: Andrea Marino, di 39 anni, Michele Viola, palermitano di 38 anni, Natale Lo Cicero, palermitano di 40 anni, emigrato nel comune di San Damiano d’Asti, Girolamo Savasta, palermitano di 34 anni. Altre quattro persone sono state sottoposte agli arresti domiciliari: Nunzio Arculeo, Andrea Scafidi, palermitano di 25 anni, Alessandro Fanara, carinese di 33 anni, emigrato nel comune di Fosseno. Infine è stato sottoposto all’obbligo di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria. anche il 29enne carinese Giovanni Bergamino.
.Grazie alle testimonianze fornite dalle vittime e alle informazioni acquisite sulla scena del crimine, è stata avviata una complessa e prolungata attività investigativa, supportata da intercettazioni telefoniche, ambientali e riprese video, che ha permesso di individuare i presunti componenti della banda, la maggior parte dei quali già noti alle forze dell’ordine. Dalle indagini è anche emerso che sarebbero responsabili anche di svariati furti commessi nelle residenze estive sul litorale carinese, facendo razzia di masserizie, attrezzi da lavoro ed elettrodomestici. I militari sono inoltre riusciti ad accertare un caso di ricettazione, di un motociclo risultato rubato a Pantelleria.
I soldi ricavati dai colpi del gruppo criminale, riferiscono i carabinieri, sarebbero stati «verosimilmente reinvestiti nel traffico di stupefacenti» come hashish, marijuana e cocaina tra il capoluogo e le città di Partinico e Carini. Sono ancora in corso le ricerche di un altro complice, resosi irreperibile.