La soluzione trovata per mantenere sia la Cardiochirurgia Pediatrica di Taormina, sia quella di Palermo non piace a nessuno. Sindacati, opposizioni politiche e medici hanno già espresso la loro contrarietà alle modifiche che si vogliono apportare al reparto dell’ospedale San Vincenzo di Taormina, che da Unità Operativa Complessa (UOC) diventerebbe Semplice (UOS), secondo quanto previso […]
Cardiochirurgia pediatrica di Taormina: i genitori chiedono un’ispezione al Ministro della Salute
La soluzione trovata per mantenere sia la Cardiochirurgia Pediatrica di Taormina, sia quella di Palermo non piace a nessuno. Sindacati, opposizioni politiche e medici hanno già espresso la loro contrarietà alle modifiche che si vogliono apportare al reparto dell’ospedale San Vincenzo di Taormina, che da Unità Operativa Complessa (UOC) diventerebbe Semplice (UOS), secondo quanto previso dalla nuova Rete Ospedaliera siciliana, presentata dal governo Schifani al Ministro della Salute, Orazio Schillaci.
Nel documento viene determinata, inoltre, la nascita di una Rete regionale di Cardiochirurgia pediatrica, che consentirebbe il mantenimento dei due centri attualmente presenti in Sicilia collegate dal modello organizzativo Hub e Spoke in cui l’Arnas Civico di Palermo e il Policlinico San Donato di Milano assumerebbero, con 12 posti letto, la posizione di Hub, cioè il centro di primo livello da cui poi dipendono i centri Spoke.
In questo caso, il reparto di Taormina sarebbe accorpato al Papardo di Messina con la gestione del Bambin Gesù di Roma, che manterrebbero 8 posti letto al San Vincenzo. Ciò viene giustificato da una serie di numeri su ricoveri e interventi inseriti nel piano della nuova Rete Ospedaliera Regionale a favore del centro pediatrico palermitano, contestati però da sindacati e dai genitori del bambini della Cardiochirurgia Pediatrica, che in merito hanno scritto al Ministro della Salute chiedendo una ispezione e una verifica sui dati.
Comitato del Ccpm di Taormina chiede un’ispezione ministeriale
«A titolo esemplificativo e per giustificare tale richiesta, segnaliamo che nel 2016 è stato denunciato al Ministero un report inesatto – scrive il Comitato dei genitori del Ccpm del San Vincenzo – nel quale si affermava che nel 2015 il Centro pediatrico di Taormina avrebbe avuto solo tre pazienti dimessi, mentre i dati reali dell’Asp di Messina indicavano circa 560 casi trattati quell’anno. Questa discrepanza abissale tra i dati portò l’allora ministro Lorenzin ad effettuare un’ispezione che permise di verificare la reale attività del Centro e scongiurarne la chiusura».
«Riteniamo che ci sia anche oggi il rischio che si sia ripresentata tale anomalia e ciò solleva forti dubbi
sull’accuratezza e sull’onestà della reportistica ufficiale, mettendo a serio rischio il diritto dei cittadini siciliani e non solo, ad avere cure adeguate e presidiate sul territorio – scrivono ancora i Guerrieri del Ccpm di Taormina -. Una ispezione ministeriale permetterebbe, oltre che di accertare la correttezza dei dati, di ricostruire la cronologia e le eventuali responsabilità connesse alle eventuali alterazioni documentali. Il Ccpm di Taormina, nato con l’obiettivo di garantire cure pediatriche di altissimo livello a livello regionale e internazionale, rappresenta una risorsa insostituibile per i bambini affetti da cardiopatie congenite, e la sua convenzione con l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma ne certifica la qualità e l’eccellenza».
Codacons denuncia il caso della Cardiochirurgia Pediatrica in procura
Hanno rimesso la vicenda della Cardiochirurgia Pediatrica siciliana nelle mani della magistratura, Codacons e l’Articolo 32 presentando un esposto alle Procure di Messina e Palermo con l’obiettivo di fare piena luce sui dati trasmessi dalla Regione Siciliana al Ministero della Salute e verificare ogni possibile incongruenza o errore che possa aver inciso sulla riorganizzazione dei centri di Taormina e Palermo.
«Quando sono i genitori a chiedere un intervento del Ministro – spiegano Codacons e Articolo 32 – AIDMA – significa che la fiducia dei cittadini è ferita. E quando in gioco ci sono bambini malati di cuore, la priorità deve essere una sola: la verità. Dietro i numeri ci sono volti, nomi, madri e padri che chiedono soltanto giustizia – dichiarano le due associazioni».
«Abbiamo scelto la via della Procura perché la verità non può attendere: ogni giorno di silenzio pesa sul cuore dei bambini» – ha sottolineato Codacons e Articolo 32 – AIDMA, la cui decisione è arrivata dopo le dichiarazioni di parlamentari regionali, che hanno parlato di presunti dati gonfiati o inesatti, e dopo la PEC inviata al Ministro della Salute dal Comitato dei Genitori, nella quale si chiede un’ispezione ministeriale urgente e si denuncia il rischio di errori o distorsioni nei report ufficiali.
Antonio De Luca indice conferenza stampa domani all’Ars
A sollevare il caso all’Assemblea Regionale Siciliana è stato il deputato del M5S, Antonio De Luca: «Cardiochirurgia pediatrica di Palermo: i dati inseriti nella delibera trasmessa a Roma non corrispondono alla realtà – scrive il De Luca -. Un errore imperdonabile o un tentativo di favorire la struttura del capoluogo? Fatto sta che i numeri riportati nella delibera di giunta, con cui abbiamo approvato il piano sanitario regionale trasmesso al Ministero della Salute, risultano gonfiati in favore del reparto di Palermo e finiscono per penalizzare ingiustamente quello di Taormina, che i dati reali indicano come unica vera eccellenza del settore».
Annunciando una conferenza stampa per domani mattina all’Ars, in cui fornirà i dati reali ai giornalisti, De Luca aggiunge: «Basta guardare i dati reali per capire che se proprio deve esserci un collegamento tra le 2 strutture, allora l’hub (centro di riferimento) deve stare a Taormina e Palermo deve essere lo spoke (centro periferico), non il contrario. A Palermo, probabilmente, hanno sommato agli interventi chirurgici anche i semplici ricoveri diagnostici. Se su Taormina facessero lo stesso, i suoi numeri raddoppierebbero. Furbata o grossolano errore? In entrambi i casi il fatto è gravissimo e non può essere assolutamente tollerato».
Dafne Musolino presenta interrogazione Parlamentare
Furiosa anche la senatrice di Italia Viva, Dafne Musolino, che annuncia un’interrogazione parlamentare al Ministro della Salute. «Dopo un anno di manfrine e promesse, è arrivato il declassamento della Cardiochirurgia pediatrica di Taormina, ridotta a succursale di Palermo – riferisce la Musolino-.È una gigantesca presa in giro dei cittadini siciliani, dei piccoli pazienti e del buon senso. Taormina è un polo di eccellenza riconosciuto in tutto il mondo e dovrebbe essere centro di riferimento regionale, invece assistiamo al demansionamento del San Vincenzo. Presenterò una interrogazione parlamentare al ministro della Salute Schillaci, è urgente che il governo intervenga per impedire questo vero e proprio scempio della sanità siciliana targata Schifani».