Il verdetto è arrivato dopo quattro ore di Camera di Consiglio. Accolte le richieste formulate dal pm Renza Cescon durante la direttissima. Sclafani non andrà ai domiciliari.
Carcere per l’assassino di Tania Il giudice convalida il fermo
Resta in carcere Pietro Sclafani, il panettiere palermitano che ieri mattina ha travolto ed ucciso Tania Valguarnera. A deciderlo, dopo quasi quattro ore di camera di consiglio, è stato il giudice del Tribunale, Daniela Vascellaro, che ha convalidato il fermo. Sono state dunque accolte le richieste formulate dal pm Renza Cescon nel corso della “direttissima”.
L’uomo è accusato di omicidio colposo, omissione di soccorso e resistenza a pubblico ufficiale. E’ stato fermato ieri dalla Polizia, poco distante dal luogo della tragedia. Il panettiere, infatti, aveva tentato inutilmente la fuga, prima di essere intercettato dalle volanti. La difesa, rappresentata dall’avvocato Ninni Reina, aveva chiesto gli arresti domiciliari anche con l’ausilio del braccialetto elettronico.
«Sono addolorato per quello che è successo – ha detto l’imputato davanti al giudice -. Penso alla famiglia della ragazza. Non ho assunto stupefacenti».
«Adesso stanno esagerando. Prima dicono che mio figlio è drogato. Adesso convalidano il fermo come se mio figlio potesse scappare. Non è giusto per la nostra famiglia. Noi siamo persone perbene». Esclamano i familiari a seguito del verdetto. Per il 29 maggio è stata fissata l’udienza nel corso della quale si sceglierà il rito del processo.