Un video mostra il volto del fondo marino della frazione acese. Alcuni volontari raccolgono plastica e residui della stagione balneare. Nella zona delle Isole dei ciclopi, tutelata dal ministero dell'Ambiente. «Sotto scorre un torrente che trascina i rifiuti, ma è anche colpa degli incivili», dice l'esperto Emanuele Mòllica
Capo Mulini, rifiuti nei fondali dell’area protetta Tra carta, sacchi di plastica e copertoni di auto
Carta, sacchetti di plastica, copertoni di automobili e residui della passata stagione balneare come materassini di gomma sgonfi e occhialini. È questo quello che ha documentato un gruppo di volontari nei fondali del tratto di mare antistante Capo Mulini. Lo specchio di Jonio del borgo acese rientra nei Beni ambientali che fanno parte dell‘Area marina protetta Isole dei ciclopi, un’organizzazione territoriale del ministero dell’Ambiente, a garanzia della conservazione della particolare flora e fauna della riviera. Il documento video dei volontari è stato girato con una telecamera Gopro il 18 ottobre e poi è stato caricato sul canale Youtube di uno dei partecipanti. L’operazione è descritta come «un atto di buona volontà e amore verso il mare». Motivo per cui Scusa mare è il titolo che gli attivisti hanno scelto per etichettare la testimonianza.
«Sotto Capo Mulini scorre un torrente che quando piove va in piena e trascina a mare tutto quello che raccoglie», spiega il biologo e direttore dell’area protetta Emanuele Mòllica. L’ente guidato da Mòllica si occupa, tra le altre cose, di interventi di pulizia straordinaria che organizza insieme al personale esiguo a disposizione – i dipendenti sono solo tre – e ai numerosi volontari. Le operazioni, però, vengono stabilite e definite «dopo le segnalazione di cittadini, residenti o semplicemente amanti del mare», dichiara l’esperto. L’ultimo intervento di pulizia dei fondali di Capo Mulini «è stato concluso un mese fa, dal lato del pontile destro», sottolinea Mòllica. Ma la situazione si ripresenterebbe a cadenza regolare, soprattutto dopo le forti piogge o in coincidenza con la chiusura della stagione balneare.
«Il problema, in questo caso, è che
la sporcizia che sta sott’acqua non si vede a occhio nudo ma è necessario immergersi e – precisa Mòllica – noi non possiamo farlo sempre». Tra i principali rifiuti che si ritrovano nei fondali di Capo Mulini c’è «una grande quantità di copertoni di autovetture. Difficilimente, in questo caso, si può dare la colpa al torrente ma pensiamo che sia qualche incivile a buttarli lì». Una presenza, quella delle gomme delle automobili, che è testimoniata anche dal video Scusa mare. Ma non sono solo i copertoni i problemi. Solo tre settimane fa, durante un’operazione di pulizia ad Aci Trezza – anch’essa parte dell’area marina tutelata – nella zona del Porto vecchio è stata rinvenuta una grossa quantità di materiale plastico. «Organizzeremo a breve un spedizione di pulizia anche nella frazione acese», promette Mòllica. Che sottolinea come minima sia in questi casi la partecipazioni delle amministrazioni comunali. «Ci affiancano nello smaltimento dei rifiuti ma tutto il resto lo facciamo noi», conclude.