In fiamme 650 ettari, ville e giardini distrutti. Francesco Ficano, 26 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Palermo: l’accusa è di disastro ambientale colposo e di incendio boschivo colposo. L’indagine riguarda un incendio appiccato il 24 luglio 2023, che ha distrutto circa 650 ettari di vegetazione – di cui quasi 600 della riserva naturale orientata di Capo Gallo, a Palermo. Si tratta di uno degli incendi più violenti e distruttivi tra quelli che la scorsa estate hanno colpito il Palermitano, distruggendo attività commerciali, ville, abitazioni e giardini.
Ficano è stato rintracciato grazie ai filmati acquisiti dai militari e alle intercettazioni nelle auto della famiglia del giovane e telefoniche effettuate dai carabinieri forestali. Il 26enne sarebbe stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza mentre, a bordo di un ciclomotore, trasporta quella che sembra una bottiglia con dentro della benzina. Successivamente si sarebbe avvicinato a una zona alberata, non distante da casa sua, innescando il rogo. In alcuni messaggi telefonici Ficano si sarebbe vantato di essere stato lui a dare fuoco alla montagna.
Nel 2017 il giovane aveva patteggiato una condanna per danneggiamento per incendio, violenza privata e per reati in materia di armi ed esplosivi: aveva lanciato, insieme ad altre persone, delle molotov contro un edificio occupato abusivamente. Ficano era già in carcere dall’ottobre scorso, perché indagato per maltrattamenti – emersi nel corso della stessa indagine – nei confronti della compagna e del figlio di lei, di tre anni.
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