Cantine sociali: un emendamento all’Ars per tagliale le gambe a chi specula sul vino invenduto

L’HA PRESENTATO L’ONOREVOLE PAOLO RUGGIRELLO (ARTICOLO 4). INSOMMA ANCHE SALA D’ERCOLE, OGNI TANTO, PUO’ FARE QUALCOSA DI UTILE

Può sembrare in credibile, ma ogni tanto anche l’Assemblea regionale siciliana fa qualcosa di intelligente e di utile.

Ieri, ad esempio, qualcuno deve aver suggerito all’onorevole Paolo Ruggirello un modo razionale per dare una concreta mano alle cantine sociali della Sicilia che quest’anno non sono riuscite a vendere buona parte del vino della vendemmia 2013.

Ieri, infatti, la Commissione Bilancio e Finanze e la Commissione Attività Produttive dell’Ars hanno approvato un emendamento proposto dal già citato Ruggirello (Articolo 4) che punta a salvaguardare il vino siciliano prodotto per lo più dalle cantine sociali.

“Si tratta di un emendamento a costo zero per la Regione – si legge in un comunicato diffuso dall’onorevole Ruggirello – ma che garantisce una boccata d’ossigeno alle imprese di natura agricola ed evita la speculazione in corso che fa scendere pericolosamente il prezzo del vino”.

L’emendamento, se non abbiamo capito male, dovrebbe essere inserito nella legge sullo scippo dei 20 milioni di euro alla Crias che dovrebbe esesre impugnato dal Commissario dello Stato.

L’emendamento – che forse meriterebbe di essere inserito in una legge serie e non in quella sullo scippo Crias – prevede la proroga di 18 mesi delle cambiali agricole.

“Richiesta da presentare entro 30 giorni da parte degli interessati – si legge sempre nel comunicato -. La ristrutturazione del credito e delle cambiali potrà essere effettuata anche con la trasformazione del debito in un prestito quinquennale. In questo caso è previsto l’uso dei fondi Ircac per la ristrutturazione delle cambiali in scadenza”.

“Di questa seconda misura – prosegue la nota – è preventivabile che si avvantaggino soprattutto le cantine sociali, vista la bassa produzione 2014 del vino siciliano e la tendenza al ribasso del prezzo che impedisce ai produttori di pagare le cambiali e permette un’ulteriore speculazione al ribasso sul medesimo prezzo, se è vero che i produttori, per necessità, vengono costretti a vendere a prezzi troppo bassi”.

“Con questo emendamento – spiega Ruggirello – le cambiali vengono pagate dall’Ircac. Le cantine sociali potranno restituire il prestito della cassa in 5 anni e potranno contrattare il giusto prezzo per la vendita del vino della produzione 2014”.

“In questo modo – commenta il parlamentare di Articolo 4 – si utilizzano i fondi della cassa che sono attualmente fermi, si garantisce alle banche la proroga ai medesimi tassi o il rientro delle cambiali, si evita il fallimento dei produttori agricoli o la svendita del prodotto e si garantisce, ai medesimi produttori, l’accesso al credito bancario per finanziare l’attività della nuova stagione”.

 


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