I super burocrati voluti dal governo Conte hanno come obiettivo quello di accelerare la realizzazione di 59 progetti in Italia. Nell'Isola, oltre l'autostrada, c'è la linea Palermo-Trapani e l’asse alta velocità-alta capacità Catania-Palermo-Messina
Cantieri, ecco i commissari straordinari per le grandi opere Ragusa-Catania idea Celia di Anas. Tra i nomi anche Palazzo
Nel bel mezzo di una crisi di governo è stato varato lo schema di decreto per sbloccare 59 opere strategiche sparse in tutto lo Stivale. Sono i progetti contenuti nel Recovery Plan italiano che dovrebbero tratteggiare quella che sarà l’Italia di domani. L’obiettivo è realizzare infrastrutture strategiche anche per colmare gap storici del Mezzogiorno. Per riuscirci l’esecutivo ha mandato in parlamento la lista dei 30 commissari straordinari incaricati di portare al traguardo le opere e di farlo con tempi prestabiliti. «Si tratta di interventi – si legge nel documento – caratterizzati da un grado di complessità progettuale, da una particolare difficoltà esecutiva e attuativa, da complessità delle procedure tecniche e che comportano un rilevante impatto sul tessuto socio-economico a livello nazionale, regionale o locale». Per questo motivo, il governo ha deciso di affidarsi a dei super burocrati.
Nell’elenco delle opere che verranno gestite in deroga al codice appalti, 14 riguardano le infrastrutture stradali. Tra queste, in Sicilia spicca l’autostrada Ragusa-Catania, per un valore complessivo di 754 milioni di euro. Il commissario indicato è Raffaele Celia, in Anas da 17 anni e attualmente responsabile nuove opere Area 2 centro. In passato, è stato capo compartimento in Calabria, Piemonte e Umbria. Nell’elenco dei commissari, però, accanto al nome di Celia c’è una nota: «Da verificare con il presidente della Regione Nello Musumeci». L’intervento nell’area sud orientale dell’Isola è atteso ormai da decenni. Cambiano politici e ministri e la promessa è sempre quella del via ai lavori. Inizialmente, l’arteria doveva essere realizzata mediante il progetto di finanza, con l’avviso per la selezione del promotore risalente al 2007. Nel 2014, la firma della convenzione tra il ministero delle Infrastrutture e la società di progetto Autostrada Ragusa-Catania srl, in mano a Francesco Bonsignore, fratello dell’ex eurodeputato Vito, originario di Bronte (Catania), ma trapiantato fin da giovane in Piemonte. Il progetto dei privati, dopo un lungo tira e molla, naufraga e subentra lo Stato. Il cambio, però, non è a costo zero. E alla fine del 2019 viene dato mandato all’ordine degli ingegneri di Roma di valutare il costo del progetto definitivo redatto dalla società dei Bonsignore. L’opera, con la nuova rimodulazione dei fondi, dovrebbe essere finanziata da Anas, Comitato interministeriale per la programmazione economica e Regione Siciliana, quest’ultima con 217 milioni di euro.
Il commissario Celia dovrebbe occuparsi anche della strada statale 640, la cosiddetta Strada degli scrittori. L’intervento prevede un costo complessivo di 990 milioni di euro. Un itinerario lungo 72 chilometri con partenza da Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, e che termina in prossimità dell’innesto dell’autostrada A19 Palermo-Catania. I lavori si dividono in due lotti, il 28 marzo 2017 Anas ha aperto al traffico i primi 31 chilometri tra Agrigento e Grottarossa per un investimento complessivo di 535 milioni di euro. Il secondo lotto, in provincia di Caltanissetta, prevede un investimento di 990 milioni di euro, ed è quello che Celia dovrebbe essere chiamato a controllare.
Il dirigente in pensione di Rete ferroviaria italiana Filippo Palazzo è stato indicato, invece, come commissario straordinario per la linea Palermo-Trapani. Investimento di 144 milioni di euro. La tratta, lunga poco più di 120 chilometri, è stata inaugurata nel 1937 e sospesa nel 2013 dopo alcuni smottamenti. Gli interventi previsti nello schema prevedono «la modifica della geometria del tracciato, l’adeguamento a nuovi standard tecnologici e la velocizzazione degli itinerari nelle principali località sede d’incrocio». Il nome di Palazzo è affiancato anche alla realizzazione dell’asse alta velocità-alta capacità Catania-Palermo-Messina, costo oltre 8 miliardi di euro. Altri due capitoli del Recovery riguardano le infrastrutture portuali e l’edilizia statale. Pasqualino Monti, presidente dell’autorità portuale della Sicilia occidentale, è stato indicato per «il rilancio del polo della cantieristica navale nel porto di Palermo»; mentre Gianluca Ievolella, provveditore per le opere pubbliche, per la realizzazione a Catania di un unico centro polifunfunzionale della polizia e la costruzione di alloggi di servizio in via Leonardo da Vinci, a Palermo.