Avrebbero venduto mangime animale che in realtà era formato da scarti di agrumi. Questa l'accusa per i dirigenti della ditta che ha i suoi stabilimenti nel Calatino. Avrebbero smaltito illecitamente il pastazzo ricavandone guadagni per tre milioni di euro e il loro operato - assicurano gli inquirenti - era visibile da qualsiasi utente di Google Earth. L'azienda non è nuova a reati del genere, destinataria di un provvedimento simile già nel 2011
Caltagirone, sequestrata la Ortogel Posti i sigilli per traffico illecito di rifiuti
Avrebbero spacciato 75mila tonnellate di scarti della lavorazione di agrumi come mangime animale, vendendolo ad aziende zootecniche della zona. E, inoltre, la cattiva gestione dei rifiuti era sotto gli occhi di qualsiasi utente su Google Earth. I Carabinieri del Nucleo operativo ecologico hanno messo i sigilli agli stabilimenti dell’azienda agricola Ortogel di Caltagirone, ditta specializzata nella lavorazione di prodotti derivati dagli agrumi. La Direzione distrettuale antimafia di Catania ha anche notificato 17 avvisi di garanzia nei confronti di alcuni dirigenti e al titolare di un’azienda agricola di Lentini (in provincia di Siracusa) per traffico e smaltimento illecito di rifiuti. La gestione del pastazzo non è un problema nuovo per la società: gli stessi stabilimenti erano già stati sequestrati in contrada Balchino per reati simili dalla Procura di Caltagirone nel 2011.
Secondo gli inquirenti, tra il 2009 e il 2012 la truffa avrebbe generato guadagni per i dirigenti della Ortogel per tre milioni di euro recuperati dal mancato pagamento delle necessarie operazioni di smaltimento. Sono stati sequestrati anche trattori, tre semirimorchi ed un autocarro, oltre ad un bacino artificiale da 17mila metri quadri nei quali venivano gettati gli scarti di produzione e i rifiuti organici degli animali di una stalla nei pressi dell’azienda. E’ la prima volta che in Italia si applica la normativa secondo la quale a pagare per i reati ambientali siano persone giuridiche.