Caltagirone, rifiuti speciali all’ex mercato Il Comune in debito di 9 milioni con l’Aimeri

Ancora guai per l’Aimeri Ambiente, la ditta milanese che si occupa del servizio dei rifiuti in diversi comuni della provincia di Catania, colpita recentemente dall’inchiesta della Procura di Catania denominata Nuova Ionia. Stavolta le brutte notizie arrivano da Caltagirone, dove oggi sono finiti sotto sequestro un capannone industriale ed un’area adiacente nei quali è stata ritrovata una grande quantità di rifiuti speciali e rifiuti solidi urbani. A mettere i sigilli sono stati i militari della Guardia di Finanza.

L’area interessata fa parte dell’ex mercato ortofrutticolo comunale in Contrada Molona, affidato nel 2007 dall’ex giunta guidata da Francesco Pignataro all’Aimeri Ambiente, che gestisce il servizio di igiene urbana nel calatino per conto della società d’ambito Kalat Ambiente. Sono stati inoltre denunciati due responsabili della ditta appaltatrice. L’accusa è di aver utilizzato l’area in modo diverso da ciò per cui era stata destinata. Lì dove era stato autorizzato solo il ricovero dei mezzi e delle attrezzature per la raccolta dei rifiuti, venivano invece abbandonati rifiuti speciali e solidi urbani.

Il sequestro di oggi è solo l’ultimo dei segnali allarmanti in merito al servizio di raccolta dei rifiuti a Caltagirone. La città naviga tra discariche abusive di proprietà comunale, pneumatici abbandonati vicino ai cassonetti dei rifiuti e strade invase da spazzatura che non viene raccolta da settimane. Tra cittadini indignati, nuove linee amministrative della giunta insediatasi qualche mese fa, tra le difficoltà degli operatori ecologici e la grave situazione economica dell’ente comunale, il malcontento cresce.

Mentre in località Piano Ballone sono stati abbandonati, vicino ai cassonetti dei rifiuti, pneumatici da trattore di dimensioni gigantesche, i disagi maggiori colpiscono gli abitanti del centro cittadino: le strade sono piene di immondizia che, a causa dei continui scioperi e delle difficoltà degli operatori ecologici, non viene raccolta da settimane. Il Comune di Caltagirone è in debito con la ditta Aimeri di 9 milioni di euro. Di conseguenza gli stipendi vengono pagati in ritardo e i dipendenti scioperano. A questo si aggiungono altre numerose carenze: i mezzi per la raccolta funzionanti sono pochi, mancano i sacchi dell’immondizia, e persino i soldi per rifornire di carburante quei pochi veicoli in uso.

Il sindaco Nicola Bonanno non spiega come l’amministrazione intende far fronte al pesante debito, ma annuncia un nuovo corso rispetto al passato. «Intendo dare un segnale forte – spiega Bonanno – Dobbiamo sanare una situazione economica di 9 milioni di euro perché chi mi ha preceduto si permetteva di non pagare la ditta anche se i cittadini pagavano le tasse. Non posso accettare che per i rifiuti Caltagirone paghi di più rispetto ad altri Comuni. Noi vogliamo dare il meglio a questa città e per fare ciò seguiremo linee di risparmio».

[Foto di Simona Roma e Guardia di Finanza]


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La Guardia di finanza ha messo i sigilli ad un capannone industriale e ad un'area adiacente, in passato usata come mercato ortofrutticolo, oggi in gestione alla ditta Aimeri che si occupa della raccolta dei rifiuti nel calatino. Ma dietro al sequestro c'è un servizio che fa acqua da tutte le parti: spazzatura per strada da settimane, operatori in sciopero e un maxi debito da 9 milioni di euro che il Comune deve all'impresa milanese, su cui pesano le accuse di infiltrazioni mafiose da parte della Procura di Catania. Guarda le foto

La Guardia di finanza ha messo i sigilli ad un capannone industriale e ad un'area adiacente, in passato usata come mercato ortofrutticolo, oggi in gestione alla ditta Aimeri che si occupa della raccolta dei rifiuti nel calatino. Ma dietro al sequestro c'è un servizio che fa acqua da tutte le parti: spazzatura per strada da settimane, operatori in sciopero e un maxi debito da 9 milioni di euro che il Comune deve all'impresa milanese, su cui pesano le accuse di infiltrazioni mafiose da parte della Procura di Catania. Guarda le foto

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