La Procura Federale ha chiesto anche quattro anni di squalifica per l’attaccante ducale Emanuele Calaiò. In subordine, la Procura ha richiesto sei punti di penalizzazione da scontare nel prossimo campionato. Il club di viale del Fante è stato ammesso come terzo controinteressato
Calcio, il Palermo torna a sperare nella serie A Chiesti due punti di penalizzazione per il Parma
Due punti di penalizzazione per il Parma nel campionato appena concluso e quattro anni di squalifica per l’attaccante Emanuele Calaiò. Sono queste le richieste della Procura Federale nel processo sportivo riguardante lo scambio di sms tramite Whatsapp proprio tra Calaiò e l’ex compagno di squadra Filippo De Col (difensore dello Spezia), prima dello scontro tra emiliani e liguri dello scorso 19 maggio che sancì la promozione in A dei ducali. In subordine, la Procura ha chiesto sei punti di penalizzazione nel prossimo campionato per i gialloblu. Il Palermo torna così a sperare nel ripescaggio in serie A. Anche perché la società di viale del Fante è stata ammessa come terza controinteressata, mentre il Venezia (altra squadra che ha disputato i play off ed eliminata in semifinale proprio dai rosa) è stato escluso. Dal Tribunale Federale Nazionale, che al momento ha sospeso l’udienza, potrebbero dunque arrivare delle pene molto severe per il club ducale che, a questo punto, rischia seriamente l’esclusione dalla prossima serie A.
Il legale del Parma, Edoardo Chiacchio, ha commentato così le richieste della Procura: «Non è possibile chiedere due punti di penalizzazione afflittivi in una vicenda come questa. Bisogna prima capire se esiste o meno una responsabilità oggettiva del Parma. Cosa può fare un club di fronte a un sms? Qual è il potere di controllo». Lo stesso Chiacchio ricorda poi dei precedenti legati al processo Dirty Soccer: «Era una cosa molto più grave e Paganese e Poggibonsi hanno ricevuto un solo punto di penalità per il comportamento dei propri dirigenti. Come si fa a chiedere due o sei punti per il Parma? La Procura inoltre dovrebbe considerare che pur con due punti di penalizzazione, il Parma avrebbe comunque il diritto di giocare i play off».
Intanto per quel che riguarda il Palermo e la giustizia, nella serata di ieri il patron Maurizio Zamparini, dopo il mancato deferimento per quanto affermato dopo la sfida del Tardini col Parma dello scorso 2 aprile, è stato invece deferito al Tribunale Federale Nazionale per le dichiarazioni rilasciate su Federico La Penna. L’arbitro della finale di ritorno dei play off tra Frosinone e Palermo, infatti, era stato al centro delle polemiche per il suo operato nel corso della gara dello scorso 16 giugno. Zamparini ha «espresso pubblicamente – si legge nella sentenza – dichiarazioni lesive della reputazione di Federico La Penna». Deferito anche il club rosanero a titolo di responsabilità oggettiva.