Pochi minuti dopo il termine di Catania-Varese. I rossazzurri, su di un terreno al limite della praticabilità, sono riusciti ad aver la meglio per 2-1. Spettacolare rete di Calaiò in avvio, raddoppio di Rosina a fine primo tempo, gara riaperta da Neto nella seconda frazione, quando i rossazzurri hanno patito la stanchezza degli sforzi compiuti e la pesantezza del campo. L’allenatore del Catania, Giuseppe Sannino, è fedele al motto della vigilia: «Io non sono un allenatore che dice ca… volate». Difatti ammette: «È stata una gara dai due volti, giocata su un terreno bruttissimo. Nel primo tempo, meglio il Catania. Credo la migliore frazione di gara mai giocata dalla squadra da quando la alleno. La partita andava chiusa già all’intervallo, invece nel secondo tempo è venuto fuori il Varese, come previsto». Dopo la rete di Neto, un’altra ammissione: «Ho avuto paura. Negli ultimi dieci minuti avevamo finito la benzina, lo si è visto chiaramente. Non rimaneva che stringere i denti e soffrire. I cambi effettuati sono serviti più che altro a mettere forze fresche che battagliassero per chiudere gli spazi al Varese».
Nello spirito di sofferenza mostrato dai giocatori, si intravvedono i crismi richiesti da Sannino, e che finora il tecnico rilevava mancanti: «Non è ancora la squadra che ho in mente. Non proponiamo ancora il calcio totale che vorrei. Ho visto il sacrificio, l’andare in soccorso del compagno in difficoltà ma c’è tanto da lavorare fino a gennaio, e in quel momento qualcosa da sistemare».
Alla fine, il risultato premia gli sforzi del Catania e bacchetta il Varese, uscito dal guscio troppo tardi: «Questi tre punti ci permettono di lavorare con maggior serenità. Ci ridanno il sorriso, e come a noi anche ai nostri tifosi. Non è facile lavorare di settimana in settimana con tantissimi indisponibili e giocatori costretti ad aggregarsi e giocare senza neanche un allenamento sulle gambe». Sannino si sofferma anche sui ringraziamenti: «Ringrazio Spolli, entrato in campo nonostante soffrisse ancora d’un dolore al piede. Leto, che si è adattato in un contesto poco confacente alle sue caratteristiche, dandoci una mano. E soprattutto il pubblico, che ci ha sostenuto con fervore ancora maggiore negli ultimi minuti di difficoltà».
L’allenatore rivolge poi lo sguardo al futuro: «La classifica adesso è meno orribile di quanto non lo fosse prima ma abbiamo solo oggi per godercela. Da domani si penserà al derby contro il Trapani, una gara, che lo anticipo già ora, sarà difficilissima». Anche perché mancherà Calaiò, migliore in campo quest’oggi: autore di una rete tanto straordinaria quanto d’una ingenuità tanto sciocca (calcia via il pallone) che gli costerà un turno di squalifica. Non fossero già abbastanza gli infortunati indisponibili.
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