Calcio Catania, tribunale dice sì al concordato preventivo Richieste tra 5 giorni le valutazioni sulla proposta di Sigi

Sono arrivate nel primo pomeriggio due delle più attese notizie intorno alla trattativa per la vendita del Calcio Catania. La prima – trasmessa alle 15.45 con una pec dal tribunale alla società Finaria, socia di maggioranza del club etneo – con la richiesta di dare entro cinque giorni comunicazioni su alcuni aspetti legati al piano di rientro di Finaria stessa ma anche sulla proposta di Sigi, la neonata spa formata dal comitato che sta cercando di acquisire il Calcio Catania. La seconda comunicazione arriva appena dieci minuti dopo: con una pec delle 15.56 il tribunale comunica l’ammissione del Calcio Catania alla procedura di concordato preventivo in bianco. Una richiesta in proprio – diversa quindi dal concordato in atto per la casa madre Finaria – giudicata dal tribunale una proposta non abusiva, cioè avanzata per motivi legittimi e non con il solo scopo di ritardare il fallimento chiesto dalla procura etnea. Nominati anche i due commissari: la commercialista etnea Letizia Guzzardi e l’avvocato Antonio Rossi, professore associato di Diritto commerciale a Bologna, con all’attivo pubblicazioni specifiche sul diritto fallimentare e lo strumento del concordato preventivo.

Due notizie che gettano una parziale luce anche su una terza questione: dopo l’udienza di lunedì 25 maggio, la decisione sull’eventuale nomina da parte degli uffici di piazza Verga di amministratori giudiziari per il Calcio Catania, al posto del cda ritenuto dalla procura troppo vicino al patron Nino Pulvirenti. Nell’attesa della decisione del tribunale, intanto, due dei tre componenti – l’amministratore delegato Giuseppe Di Natale e il vicepresidente Ignazio Scuderi – si erano già dimessi. Rimane in carica solo il presidente liquidatore Gianluca Astorina. Adesso però, considerato il breve termine di cinque giorni per discutere della proposta di acquisto di Sigi, sembra improbabile che lo stesso tribunale decida di cambiare parte dei protagonisti della trattativa.

E d’altronde sempre oggi nel tardo pomeriggio il punto verrà affrontato durante l’assemblea del Calcio Catania. Tra le questioni da discutere, oltre alla rendicontazione mensile della società, anche il cda rimasto monco. L’orientamento, però, sembrerebbe essere quello di rispettare i tempi e le eventuali decisioni del tribunale – seppure probabilmente conservative, appunto -, senza nomine sostitutive che potrebbero suonare come delle fughe in avanti da parte della società nei confronti dei giudici. E chissà se la novità sul concordato preventivo non porterà con sé un altro punto all’ordine del giorno, dolente da settimane: il pagamento degli stipendi. Circa 250mila euro che finora non si sapeva bene dove trovare.

La prima buona notizia riguarderebbe le scadenze: non il 30 maggio – scadenza valida solo per la serie A – ma entro l’inizio del campionato. Con un po’ più di tempo a disposizione, quindi, l’idea sembrerebbe essere quella di un finanziamento ponte, cioè restituibile per intero. E a richiederlo potrebbe essere proprio Finaria. Ammesso che il tribunale, ancora una volta, accetti il progetto.


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