Il sogno rossazzurro della società Bacco, che ha fatto fortuna vendendo prodotti al pistacchio, si infrange al primo appuntamento con lo studio legale che cura la vendita del club etneo. I bene informati parlano di un prezzo addirittura «spropositato». Ed è così che anche l'ultimo aspirante compratore si tira indietro
Calcio Catania, salta la trattativa dei brontesi «Non ci sono le condizioni per l’acquisizione»
«Questa società non considera sussistente alcuna condizione per avviare una trattativa di qualsiasi tipo per l’acquisizione delle azioni costituenti il capitale sociale del Calcio Catania spa». È durato meno di quattro giorni il sogno brontese per i rossazzurri. Bacco, la società che si occupa della commercializzazione di prodotti al pistacchio, comunica in una nota ufficiale che il tavolo è saltato. Per via del prezzo d’acquisto troppo alto, dicono i bene informati. Nelle poche righe inoltrate alla stampa, però, l’azienda di Bronte conferma di essere composta da «veri, sinceri e appassionati tifosi» che augurano alla squadra del patron Antonino Pulvirenti «ogni fortuna e successo nel prosieguo delle attività».
Lunedì, quando era stata data la notizia dell’interesse di Bacco sul Calcio Catania, non era stato fissato ancora nessun appuntamento ufficiale. L’incontro, invece, è avvenuto questa mattina. Da una parte c’erano Riccardo e Diego Sciuto, i due consulenti scelti da Claudio Luca, amministratore unico di Bacco; dall’altra c’era l’avvocato Salvatore Abramo, incaricato dal Calcio Catania per condurre la trattativa. Sembra, però, che la cifra richiesta per l’acquisto del club fosse addirittura «spropositata». Non è chiaro se rispetto alle possibilità economiche degli imprenditori di Bronte o se, invece, rispetto all’attuale valore della società rossazzurra.
È la solidità economica della compagine cittadina a preoccupare. Su di essa pesano le note ombre del mutuo per la costruzione di Torre del grifo oltre che le vicende giudiziarie di Nino Pulvirenti. Sia quelle dell’inchiesta I treni del gol sulle combine nel corso del campionato di serie B, sia le altre relative all’indagine Icaro per il crack della compagnia area WindJet. Si allontana così anche un altro possibile compratore. L’unico, finora, che avesse comunicato pubblicamente le sue intenzioni.