Calcio Catania, annunciata una nuova raccolta fondi Ferraù: «Tacopina? Non riavrà i soldi che ha versato»

Unità e rilancio. Queste le parole chiave pronunciate oggi a Torre del Grifo dal presidente di Sigi, Giovanni Ferraù, nelle fasi iniziali della conferenza stampa convocata per fare il punto sul presente e sul futuro del Calcio Catania. Un incontro rinviato per settimane, arrivato a un anno esatto da quel 23 luglio 2020 in cui la società rossazzurra passò di mano e fu salvata da Sigi, che detiene il 100 per cento del club etneo.

Ed è proprio sulla necessità di unità e rilancio che lo stesso Ferraù ha precisato che dovrà far leva il Catania in futuro, puntando ancora una volta sull’aiuto di quei tifosi che ha ringraziato con forza per i 138mila euro raccolti dai 1480 sostenitori che hanno aderito all’iniziativa Uniti per il Catania, per sostenere l’iscrizione del club al prossimo campionato di Serie C. Il presidente di Sigi ha quindi svelato di avere dato mandato a una società specializzata in crowfunding di regolamentare nel migliore dei modi il flusso delle somme ricevute prima del 28 giugno, aggiungendo che a breve verrà lanciata una nuova iniziativa di questo tipo, ma molto più strutturata.

Non sono mancate le precisazioni in merito al denaro necessario per convincere la Covisoc a dare al Catania l’ok per la stagione 2021-22, che a causa della pesante posizione debitoria ha costretto la società a far sì che la società rossazzurra dimostrasse di avere una disponibilità economica di 3,9 milioni di euro, e non di 2,3 come si pensava originariamente, pagando quattro volte di più di alcuni club che militano in Serie B e spingendo i soci Sigi a rinunciare a crediti di 1,6 milioni.

«L’iscrizione non può essere un punto di arrivo, ma deve essere un punto di partenza. L’obiettivo rimane quello di cedere il Calcio Catania a un investitore solido da 10 milioni di euro». Questo il monito lanciato dal presidente di Sigi, che ha confermato che una grossa società maltese ha versato 500mila euro nelle casse del Catania subito prima dell’iscrizione, impegnandosi ad acquisire una quota minoritaria del club, ma prendendosi ancora una ventina di giorni per fare ulteriori valutazioni e provare a coinvolgere altri investitori.

Tra l’altro, i rappresentanti della società maltese – i cui nomi non sono stati resi noti – chiamata in causa erano stati invitati a partecipare alla conferenza odierna proprio dal Ferraù, che ha anche annunciato di aver dato l’incarico allo studio legale internazionale Grimaldi di affiancare lo studio Augello nella ricerca di investitori interessati all’acquisto del Catania, in ogni parte del mondo. C’è poi l’intento di riaprire Torre del Grifo quanto prima, anche per permettere ai tifosi di assistere agli allenamenti della squadra guidata da Francesco Baldini, ritenuto dalla dirigenza rossazzurra il tecnico giusto per puntare alla promozione in Serie B, seppur senza spendere cifre folli che non sono certamente disponibili.

La Sigi inoltre è stata convocata dall’Agenzia delle entrate per cercare di chiudere l’accordo legato alla rateizzazione dei debiti che il Catania ha verso l’erario, mentre è praticamente certo che i 2,1 milioni di euro dovuti al Comune di Mascalucia saranno corrisposti in vent’anni. Non è mancato un riferimento a Joe Tacopina, con Ferraù che ha chiarito che gli 800mila dollari anticipati mesi fa dall’avvocato italo-americano non saranno restituiti a colui che presto dovrebbe diventare il patron della Spal. Per Sigi non si tratta infatti di una rinuncia di Tacopina legata all’esito positivo della domanda d’iscrizione in Serie C presentata dal Catania, ma di una forma di risarcimento per il danno che la società rossazzurra ha subìto quando Tacopina ha deciso di non versare il resto della quota che gli avrebbe permesso di acquistare il 15 per cento delle azioni del club.

Non sembrano destare invece particolare preoccupazione gli eventuali strascichi dell’udienza fissata dal tribunale per il prossimo 10 agosto per la richiesta di sequestro conservativo di 3,3 milioni di euro nei confronti del Catania, in riferimento alla vicenda del fallimento della società che gestiva Torre del Grifo. Posizione ancora più ferma, come puntualizzato dall’avvocato Ferraù in chiusura di conferenza, in merito al nuovo sponsor tecnico. Per Sigi sarà Nike, anche in virtù del supporto del rivenditore Linea Oro Sport e a prescindere dalla minaccia di fare sequestrare le nuove maglie del Catania indirizzata nelle scorse settimane da Givova, attraverso un’intervista a MeridioNews.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Gianni Filippini, cranio da cattivone della Spectre, con la moglie Florinda Vicari (ex moglie, attuale moglie, socia storica in affari, boh), bellona compagna/socia in affari del cattivone dello Spectre, e sulla coppia la benedizione di Vittorio Sgarbi, in Sicilia sono parecchio noti. Filippini, aostano, ex manager sportivo, ex agente di spettacolo, ha trovato la pacchia […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]